venerdì, 17 maggio 2024

Interviste

Il mercato italiano della videosorveglianza secondo Vivotek

Intervista a Steve Ma, Executive VP, VIVOTEK

02/02/2014

Intersec, Dubai: allo stand di Vivotek, attrezzato con demo e simulazioni per vari mercati verticali, abbiamo visto le nuove tecnologie del colosso taiwanese per ridurre il rumore, ottimizzare storage e banda e garantire la massima visibilità anche di notte o al buio.
Abbiamo quindi colto l'occasione per chiedere all'amministratore delegato Steve Ma come vede il mercato della security, quali nuove prospettive serba ancora la videosorveglianza, quali sono i trend in atto, e soprattutto qual è il potenziale del mercato italiano del TVCC.

Qual è la vostra impressione sul mercato della security italiano?

Il mercato italiano della security è decisamente maturo: la struttura del canale è ben articolata e molti produttori locali di prestigio (che includono produttori di sistemi di allarme, sensori, citofoni, oltre al TVCC etc.) sono ormai presenti da diverso tempo sul mercato. Inoltre, molti brand leader esteri hanno scelto di aprire filiali direttamente in Italia. Sul fronte tecnologico, è da sottolineare che la transizione dai sistemi analogici al sistema IP in Italia sta davvero decollando.

Quali risultati avete raggiunto nel 2013 dalla vostra entrata nel mercato della security italiano?

Dal punto di vista delle performance sulle vendite, nel 2013 abbiamo mantenuto una certa stabilità. Dal punto di vista della collaborazione con i partner di canale, abbiamo continuato a fornire il miglior supporto tecnico e alle vendite, rendendo la struttura del nostro canale più solida e forte.
Dal punto di vista della collaborazione tecnologica con i partner SIA (il programma di Software Integration Alliance di Vivotek), ci siamo impegnati nell’integrazione delle telecamere con le principali piattaforme software e hardware, per offrire soluzioni sempre al top e capaci di offrire ancor più benefici ai nostri clienti.

Quale tecnologia Vivotek ha avuto maggior successo in Italia?

Sicuramente la tecnologia wide dynamic range (WDR). Considerando l'importante scenario culturale e storico italiano e il ricco patrimonio di monumenti del paese, è importante implementare telecamere di videosorveglianza con una tecnologia che garantisca immagini di livello superiore in ogni condizione di luce. La tecnologia WDR permette di offrire immagini di buona qualità in diverse condizioni di illuminazione 24 ore al giorno e 7 giorni alla settimana. Anche quando un soggetto di interesse appare in una zona a contrasto luminoso intenso, come ad esempio in pieno sole, o quando il soggetto è posto frontalmente davanti una fonte di illuminazione artificiale durante la notte, con la tecnologia WDR è possibile catturare con nitidezza tutti i dettagli. 

Alla fiera Intersec, a Dubai, avete presentato molte novità, dando anche dimostrazioni pratiche delle nuove funzionalità e delle possibili applicazioni con diverse simulazioni per specifici mercati verticali (educational, trasporti, banche). Di cosa si tratta?

Abbiamo presentato quattro nuove tecnologie implementate su alcune telecamere di nuova generazione: la tecnologia 3D per ridurre drasticamente il rumore anche in condizioni critiche di luce,  la tecnologia Smart Stream che permette di individuare delle “aree di interesse” che richiedono particolare nitidezza senza alterare il bitrate, quindi ottimizzando storage e richiesta di banda; il nuovo WDR Pro II, che offre una visibilità eccellente anche in situazioni estreme di buio e tecnologia la Supreme Night Visibility, per una visibilità notturna imbattibile.
Questi sono i modelli di telecamere presentati a Dubai: IP8371E (3-Megapixel, 2048x1536 a 30 fps, WDR); MD8562 (conforme alla norma EN50155, resiste a shock e vibrazioni: perfetta per riprese in movimento); Panoramica PTZ (5-Megapixel fisheye, vista panoramica a 180° o 360° surround senza punti ciechi); VS8100 (miniaturizzata, ideale per installazioni discrete); CC8130 (cube camera con vista panoramica orizzontale a 180°. Il suo braccio permette di montarla a 2,5 metri di altezza, per una vista più ampia).

Quali nuove prospettive immaginate per il futuro della videosorveglianza?

Il binomio “qualità dell’immagine e sua fruibilità” diverrà sempre più importante. L’alta risoluzione non riesce infatti sempre ad assicurare qualità dell’immagine e sua immediata fruibilità, mentre l’identificazione precisa e chiara di un oggetto in condizioni di illuminazione critiche sta diventando un aspetto imprescindibile. Quindi la tecnologia wide dynamic range (WDR) e le tecnologie per la visibilità in presenza di luce scarsa saranno i due obiettivi chiave per la qualità dell’immagine e la sua fruibilità.

Un altro aspetto sul quale ci si concentrerà è la videosorveglianza intelligente/Video content analysis. Con il notevole progresso delle tecnologie IT e delle infrastrutture network, le immagini video hanno infatti acquisito un valore in sé, a prescindere dalla messa in sicurezza dell’ambiente circostante. I contenuti video verranno quindi sempre più utilizzati ed analizzati per fornire informazioni di business intelligence atte ad ottimizzare il business dell’utente finale.

In foto, Gabriel Yang (regional manager brand sales department di Vivotek), assieme a Livia lo Presti e Roberto Motta (Ethos Media Group, a&s Italy)

 

 

 



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