Secsolution Magazine n.25 Feb/23. Come proteggere le energie alternative

Se vuole crescere, la sicurezza fisica ha bisogno di sicurezza cyber.

Dopo due anni di pandemia e con un 2022 che ci ha sorpreso con problemi inediti (guerra, crisi energetica, interruzioni della supply chain, ma anche carenza di personale e great resignation), viene da chiedersi che nuove sorprese porterà il 2023.

Certamente alcuni comportamenti nati con la pandemia fanno ormai parte del nostro DNA e incideranno sulle scelte tecnologiche del futuro.

Non a caso si prevede un grande slancio per le soluzioni touchless.

Quel che è certo è che il 2023 sarà un anno decisivo per la sicurezza fisica, che dovrà più che mai sostenere gli utenti finali ad ottenere sempre di più con sempre meno risorse, fornendo dati e informazioni atte non solo a proteggere persone e asset, ma anche a far crescere i fatturati.

E se la security fisica viene ancora troppo spesso vista come un costo piuttosto che come un’opportunità per ottimizzare l’attività o la redditività di un’azienda, l’evoluzione tecnologica apre però nuove modalità di utilizzo della videosorveglianza e del controllo accessi atte a semplificare le operazioni aziendali, efficientare i consumi e sviluppare il business.

Con l’IoT come tecnologia abilitante.

Ma per evitare che proprio l’Iot, ma anche sistemi “sicuri” come la Business Automation, fungano da backdoor per gli intrusi, è essenziale reclutare nuovi professionisti della cyber security, soprattutto nelle PMI.

Se vogliamo crescere come settore, non possiamo più permetterci di ignorare la questione.