Dal 2000 in poi, l'adagio "più ce n'è, meglio è" ha accompagnato la fortunata proliferazione di eventi fiorita nel settore sicurezza. Una crescita giustificata dal sempre maggior interesse per il comparto manifestato da investitori extra-sicurezza (di area informatica, elettrica, telecomunicazioni, automazioni, edilizia, vigilanza etc) e da una sensibilità sempre più intensa verso le problematiche di security sia sul fronte dell'utenza finale, sia su quello politico e istituzionale.
La pluralità di eventi - mostre, convegni, fiere - fiorita negli ultimi dieci anni in Italia è quindi stata, correttamente, salutata come un indicatore del buon andamento del comparto.
E così in effetti dovrebbe essere, se non fosse che in queste valutazioni si è talvolta perso di vista l'obiettivo primario di qualsiasi evento b2b: la capacità di porsi come piattaforma privilegiata di contatto tra domanda e offerta.
Ciò che può nascere solo da una profonda conoscenza del mercato, da una penetrante capacità di lettura dello stesso e dei delicati ed invisibili meccanismi che lo muovono.
Purtroppo, pur di salire sul carro del comparto, si è dato vita anche a manifestazioni prive del loro senso primario, ossia canalizzare domanda e offerta.
Una convergenza che rischia di essere vanificata da contenuti disallineati rispetto ai valori e ai trend che attraversano il mercato.
In questo bailamme di eventi si staglia una nuova proposta a Fiera Vicenza dal 4 al 6 ottobre 2013.
Ce n'era bisogno, ci siamo chiesti? Ci siamo risposti di sì per le scelte coraggiose che la caratterizzano.
Security Solutions Show è una manifestazione che sposa il concetto di soluzione enfatizzando la capacità di problem solving delle nostre tecnologie; è una manifestazione italiana che guarda a quell'export che nei primi mesi del 2013 ha tenuto in piedi il settore; è una piazza che discute e fa sicurezza dal vivo; è un laboratorio di innovazione e un erogatore di formazione non deformata dalle logiche dei main sponsor. E non si pone in competizione con Sicurezza a Milano perché si tiene negli anni dispari. A noi pare che tutto questo al mercato serva.