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La sicurezza comincia dal perimetro: trend dei sistemi di protezione perimetrale

01/07/2022

della Redazione

La sicurezza comincia dal perimetro, quante volte l’abbiamo sentito? Ma quali sono le tendenze di questo specifico segmento? Se in passato le soluzioni di protezione e sicurezza perimetrali si basavano su pochi sistemi stand-alone, oggi si utilizzano una varietà di sensori e tecnologie, con il video al centro e soluzioni preferibilmente basate su standard aperti. Dall’integrazione di dispositivi diversi ad un impiego più massiccio di tecnologia video, radar e termica, esploriamo assieme i trend che governano la sicurezza perimetrale nell’AD 2022.

La prima tendenza è l’integrazione tecnologica: telecamere termiche e radar possono aggiungere un ulteriore livello di sicurezza, rilevando e tracciando gli intrusi prima che si avvicinino al perimetro. Una soluzione che, in tandem con illuminazione automatica e audio, può generare un deterrente realmente efficace. Il secondo tema è ovviamente la cyber security: poiché i sistemi di sicurezza fisica sono oggi anche digitali, la sicurezza informatica è un tema ormai imprescindibile. Non è quindi un caso che i system integrator offrano spesso un mix di servizi di sicurezza fisica e informatica, materia da trattare ormai in modo olistico.

Decisioni informate

Se è vero - com’è vero – che l’intelligenza artificiale ha reso i dispositivi sempre più intelligenti, è infatti altrettanto vero che oggi gli operatori di sicurezza e gli addetti alla security possono prendere decisioni più efficaci e più rapide proprio perché dispongono di informazioni accurate e immediatamente fruibili. Attraverso l’AI e l’analisi predittiva, i siti mission-critical dai confini particolarmente dispersivi possono anticipare le minacce in tempo reale e prevenire scenari di rischio. Supportando l’integrazione di qualsiasi dispositivo, servizio o soluzione e combinando i dati in un unico pannello si possono raggiungere livelli di consapevolezza più elevati. Serve un esempio?

Esempio: infrastrutture critiche

Nelle infrastrutture critiche la protezione perimetrale è un must: pensiamo solo a porti e aeroporti dove gli interi percorsi di accesso devono essere presidiati senza zone d’ombra. La rilevazione perimetrale di un terminal portuale diventa particolarmente sfidante perché deve incorporare anche elementi d’acqua, mentre un aeroporto deve garantire che tutte le strade in direzione del sito o in partenza dal sito non siano bloccate, chiuse o rese inaccessibili da lavoro in corso o da atti dolosi. Oltre a far fronte al rischio terrorismo e alle altre innumerevoli minacce interne o esterne, intenzionali o accidentali, questi siti devono peraltro curare con grande attenzione l’integrità del sistema IT. Gestendo in maniera centralizzata le informazioni che arrivano dai vari sensori in campo, è possibile migliorare l’intelligence situazionale tramite sistemi di gestione video, analisi avanzate, una piattaforma di gestione e controllo unificata e tecnologie mobili di nuova generazione.

AI e video al centro

In questo scenario, la videosorveglianza la fa la padrone, essendo il fulcro di qualsiasi strategia di sicurezza perimetrale a più livelli, poiché consente agli operatori di concentrarsi nel monitoraggio e di gestire efficacemente qualsiasi situazione, supportando al contempo le esigenze investigative e forensi. Un approccio a piattaforma aperta combinato con l’integrazione con altri sistemi di terze parti consente poi agli utenti finali di beneficiare di molteplici tecnologie allo stato dell’arte e di combinare strumenti video e di sicurezza per mettere in campo procedure basate su una gestione smart dei dati raccolti sul campo.

La spinta del Covid

Tra i pochi effetti positivi del Covid, si annovera una forte accelerazione dei processi di digitalizzazione aziendale, che ha innescato anche una spinta innovativa all’industria della videosorveglianza, in prima linea nella lotta al COVID-19. I progressi tecnologici che si sono raggiunti in pochi mesi, soprattutto in ambito termografico, in condizioni ordinarie avrebbero potuto richiedere anni non solo per essere messi in cantiere, ma soprattutto per essere assorbiti dal mercato. La remotizzazione, in assenza di personale fisico, è diventata cruciale in moltissime realtà, non solo mission critical, ma anche comuni o di piccole dimensioni.

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