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Antintrusione professionale in crescita forse anche grazie al fai-da-te?

24/05/2024

di Ilaria Garaffoni

La dimensione globale del mercato dei sistemi di allarme antintrusione è stata valutata da marketresearchfuture.com in 2.301,19 milioni di dollari nel 2022. Lo stesso analista ha previsto una crescita dai 2.486,2 milioni di dollari nel 2023 a 5.922,09 milioni di dollari entro il 2032, con un tasso di crescita annuale composto del 9,70% tra il 2023 e il 2032. A spingere la domanda, entrambi i mercati: commerciale e residenziale.

Filo, radio o ibrido?

Il sistema di allarme ibrido la faceva già da padrone nel 2022, incorporando i vantaggi di entrambi i mondi e permettendo di cablare o lasciare wireless anche solo alcune parti, favorendo dunque la possibile sostituzione o espansione di sistemi e cablaggi preesistenti.Il trend persisterà fino al 2032, quando sorpasserà i sistemi senza fili, ad oggi tuttora campioni del mercato.

Hardware, software e servizi?

Era il valore dell’hardware (centrale, sensori, sirene ecc) a dominare il mercato nel 2022 e continuerà a farlo fino al 2032, anche se i software di gestione e l’“antintrusione come servizio” si faranno sempre più strada.

Residenziale o commerciale?

Se il mercato commerciale già deteneva la quota di mercato maggiore nel 2022, con ancor maggiore impeto crescerà negli anni a seguire, registrando un valore importante nel 2034. Del resto si tratta della destinazione elettiva dei sistemi di allarme professionali. Cresceranno però ahinoi di pari passo i sistemi di sicurezza domestica fai-da-te: basso costo, facilità di installazione e implementazione abilitata per smartphone la fanno da padrone (assai meno la sicurezza, ma – osserva l’istituto – se questi sistemi penetreranno nelle case, potrebbero nel lungo periodo fare da volàno per il settore professionale una volta che l’aspetto sicurezza di questi giochini – inevitabilmente - fallirà). 

Covid e situazione geopolitica

Il COVID-19 ha avuto un impatto negativo sui principali mercati: l’instabilità della catena di approvvigionamento ha comportato una contrazione globale della domanda di sistemi di allarme antintrusione. Nel lungo periodo, però, la pandemia ha accelerato l’evoluzione dei sistemi di allarme con l’integrazione di domotica, applicazioni di monitoraggio anche dello stato di salutebasate su app come parte di un’offerta integrata di sicurezza a 360°.

Diverso l’impatto della guerra in Ucraina e delle tensioni in Medio Oriente: inflazione, rincari, shortage dei componenti e difficoltà di trasporto (il canale di Suez è solo l’ultimo problema) potrebbero modificare ulteriormente l’assetto dell’attuale scacchiera competitiva, riportando alcuni distributori ad avvalersi di dispositivi antintrusione prodotti in aree geograficamente più vicine.

La versione integrale dell’articolo riporta tabelle, box o figure, per visualizzarle apri il pdf allegato. 

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