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Qualità della vita e sicurezza: città italiane vs. città europee

25/07/2024

della Redazione

La rilevazione Quality of life in European cities, condotta dalla Commissione Europea con il contributo dell’Istat in una selezione di città europee, misura la percezione della qualità della vita in 85 città, sia in termini generali che rispetto a specifiche dimensioni (lavoro, servizi pubblici, sicurezza, ambiente, Amministrazione locale, capacità inclusiva; il sostegno da parte delle reti sociali e la fiducia verso i propri concittadini; opportunità offerte - es lavoro e alloggio). L’analisi compara i dati delle 26 città italiane considerate nell’indagine (edizione 2023) alle altre 59 città dell’Unione europea che fanno parte dell’universo di riferimento, al fine di evidenziare punti di forza e di debolezza. 

Nelle città italiane considerate, la quota di popolazione soddisfatta per la vita nella propria città nel 2023 è generalmente alta (superiore all’80%). Il valore minimo si registra a Taranto (47,8%) e il valore massimo a Trento (95,4%). Quote piuttosto basse di popolazione italiana ritengono che però la qualità della vita sia migliorata negli ultimi cinque anni. Fanno eccezione Messina e Bari (che ottiene uno dei migliori risultati a livello europeo). Brutte notizie però per la sicurezza: le città italiane registrano le percentuali più basse di persone che si sentono sicure a camminare da sole di notte nella propria città. Le quote più ridotte (inferiori al 30%) si rilevano a Catania, Milano, Taranto, Genova, Venezia, Parma e Bari. Roma è la capitale con la percentuale più bassa (36,8%). Vediamo il dettaglio. 

Dove ci si sente meno sicuri

Nelle città italiane si osservano le percentuali relativamente più basse di persone che si sentono sicure a camminare da sole di notte nella propria città (vedi Figura 1 nell'allegato pdf). Le percentuali di chi si sente sicuro oscillano tra il minimo registrato a Catania, dove la pensano in tal modo il 16,9% dei cittadini, e il massimo di Copenaghen (86,5%). Nella maggior parte delle città esaminate, le percentuali superano il 60%; delle 26 città italiane, invece, supera questa soglia solo Verona (63%). Percentuali relativamente basse di sicurezza percepita nel camminare da soli di notte (inferiori al 30%) sono state riscontrate a Bari, Parma, Venezia, Genova, Taranto, Milano e Catania.

Dove ci si sente più sicuri 

Oltre a Verona, le città italiane dove ci si sente relativamente più sicuri a camminare da soli la notte sono Palermo, Bologna, Trento, Trieste e Reggio Calabria (con quote tra il 50 e il 60% dei residenti che dichiarano di sentirsi sicuri). Tra tutte le capitali analizzate, Roma è quella con la percentuale più bassa di persone che si sentono sicure a camminare da sole la notte nella propria città. Nella capitale italiana, è completamente d’accordo nel ritenersi sicuro a camminare da solo la notte solo il 7,2% dei cittadini, mentre è abbastanza d’accordo il 29,6%. Si osserva una tendenza generalizzata a sentirsi maggiormente sicuri a camminare da soli la notte nel proprio quartiere che nella propria città. Nelle città italiane, lo scarto più ampio tra la percezione nei due contesti si rileva a Genova, dove il 55% delle persone si ritiene sicuro a camminare da solo di notte nel proprio quartiere, mentre la percentuale a livello di città scende al 28,8%. 

La versione integrale dell’articolo riporta tabelle, box o figure, per visualizzarle apri il pdf allegato.

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