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Le soluzioni integrate e i loro vantaggi

20/03/2018

della Redazione

Ai giorni nostri, quando si parla di sistemi di sicurezza, spesso si fa riferimento a tecnologie che possono essere molto diverse tra loro, e che insieme costituiscono un unico sistema di sicurezza. Videosorveglianza, antintrusione e antirapina, controllo degli accessi e rivelazione incendi sono i principali settori. Quando in un sistema sono presenti più settori contemporaneamente che interagiscono tra di loro, allora parliamo di sistema di sicurezza integrato. L’integrazione, che in passato era a beneficio degli impianti più estesi, oggi è un’esigenza per molte applicazioni, dove la discriminante non è soltanto la dimensione del sistema o il numero degli apparati, ma soprattutto la flessibilità e la semplicità d’uso.

Quali sono le caratteristiche e gli applicativi delle integrazioni a basso livello?

Risponde Agostino Dello Monaco, General Manager UTC Climate, Controls & Security

Sfruttando la comunicazione over IP tra sistema antintrusione e apparato video, queste soluzioni permettono di realizzare azioni automatiche coniugando flessibilità e sicurezza. Le comunicazioni sono crittografate 128 bit, per la massima sicurezza, e la supervisione avviene per reciproco controllo degli apparati stessi: l’integrazione è quindi diretta ma non rinuncia alla sicurezza. La prima funzione che si ottiene è quella di poter marcare le registrazioni con gli eventi del sistema antintrusione, che rende semplice la ricerca delle immagini utilizzando ad esempio come chiave di ricerca la descrizione del nome del sensore. Le funzioni che si possono ottenere sono molte: dall’invio di un messaggio di posta elettronica con le immagini della telecamera allegate quando si verifica un allarme del sensore perimetrale esterno, al richiamo del preset di una telecamera motorizzata quando viene inserito l’impianto di allarme, dall’attivazione della registrazione quando scatta un sensore o viene aperta una porta, all’attivazione di un’uscita relè nell’apparato video quando si verifica un evento intrusione, fino all’invio di una notifica push su un dispositivo mobile, ecc.

La soluzione integrata più comune è caratterizzata dalla presenza di un programma, chiamato appunto software d’integrazione, che da un lato comunica con gli apparati in campo over IP, e dall’altro organizza e gestisce tutte le informazioni in modo da eseguire azioni automatiche e da semplificare la gestione degli eventi da parte degli operatori, mantenendo sincronizzate la data e l’ora di tutti gli elementi del sistema. Questo programma può richiamare l’attenzione dell’operatore quando accade qualcosa che richiede l’intervento del personale. Ad esempio, se è stata aperta una porta di un’uscita di sicurezza, il software può attivare un segnale acustico, visualizzare la descrizione dell’evento, aprire una mappa grafica per mostrare con precisione dove si è verificato il fatto e se nella zona è presente una telecamera, può mostrare le immagini di quella telecamera, tutto questo automaticamente. Questo è un bell’esempio d’integrazione, infatti la segnalazione dell’apertura di una porta proviene dal sistema di controllo degli accessi e grazie all’integrazione è possibile associare a questo evento un’immagine video. La video verifica è quindi una delle funzioni più utili del sistema integrato, qualunque sia la provenienza dell’evento, un sensore di fumo in preallarme, un sensore volumetrico esterno in allarme, la porta di un varco che viene aperta; se nelle vicinanze è presente una telecamera è possibile visualizzare sullo schermo dell’operatore tutte le informazioni, incluse le immagini dal vivo o registrate in corrispondenza dell’evento, per essere certi di quale sia stata la causa dell’evento.

INTEGRAZIONE E CONTROLLO

In un sistema integrato i vari sottosistemi rimangono autonomi e indipendenti dal punto di vista funzionale, ma inviano segnalazioni o ricevono comandi dal programma di gestione. L’operatore, infatti, ha il controllo dei dispositivi e può interagire con loro. Ad esempio può escludere una porta di sicurezza perché momentaneamente interessata da procedure di carico/scarico, può inserire o disinserire un impianto antintrusione, può visualizzare le immagini delle telecamere in tempo reale o le registrazioni. Ogni cosa che succede nel sistema viene memorizzata in un grande database, utile per ricostruire l’accaduto. A posteriori è possibile interrogare il database per cercare un evento accaduto in passato e recuperare tutte le informazioni, incluse le registrazioni video se il periodo di ritenzione delle immagini imposto dal Garante della Privacy non è ancora trascorso. Uno dei pregi del sistema di sicurezza integrato è quindi la grande semplicità di gestione del sistema di sicurezza, specialmente quando le dimensioni sono notevoli, pensata per velocizzare le attività degli operatori, i quali - grazie a un’interfaccia grafica e molto intuitiva - non devono necessariamente essere esperti di sicurezza. Inoltre possono essere eseguite azioni automatiche, come ad esempio orientare una telecamera motorizzata in direzione del passo carraio quando sopraggiunge un’auto, o verso il passaggio pedonale quando viene presentata una tessera al lettore di controllo degli accessi. Il mercato offre diverse soluzioni di software d’integrazione, ma scegliere un produttore unico che offre hardware di campo e programma di gestione è garanzia di integrazione nativa e sviluppo allineato e continuo di tutti i componenti del sistema di sicurezza. Questi sono soltanto degli esempi, la flessibilità di questa soluzione è molto elevata e può essere personalizzata per una grande varietà di applicazioni, per rispondere alle necessità anche del committente più esigente.

INTEGRAZIONI A BASSO LIVELLO

Più recentemente si stanno affermando le così dette integrazioni a basso livello. Grazie all’evoluzione dei microcontrollori, è oggi possibile avere abbastanza risorse interne ai dispositivi per consentire agli apparati di comunicare tra loro direttamente, senza bisogno di un gestore delle comunicazioni esterno. Questa evoluzione trova la sua ideale applicazione per sistemi piccoli e medi, non richiede dispositivi esterni o licenze aggiuntive: è quindi una soluzione molto potente e allo stesso tempo anche molto competitiva. L’integrazione a basso livello infine offre una grande flessibilità di utilizzo, grazie alle molteplici interazioni che i sistemi possono avere tra loro, direttamente, senza dispositivi intermedi e senza acquistare licenze.


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