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Proteggere le farmacie, locali ad uso medico

14/01/2020

di Pierdavide Scambi - Studio Scambi Vicenza

In ambito sanitario, la sicurezza delle persone deve partire dal cuore pulsante della struttura, che è l’impianto elettrico, ovvero la progettazione elettrica. Se un impianto elettrico sorge nei locali adibiti ad uso medico, deve sottostare alle indicazioni particolari dettate dalla norma CEI 64-8 Parte 7 “Ambienti ed applicazioni particolari”, e nello specifico alla Sezione 710 “Locali ad uso medico”. Queste prescrizioni si riferiscono principalmente ad ospedali, a cliniche private, a studi medici e dentistici, a locali ad uso estetico ed a locali dedicati ad uso medico nei luoghi di lavoro e dunque anche alle farmacie. 

Sempre più le farmacie diventano luoghi dove, alla normale attività di dispensa dei farmaci, si sommano ulteriori servizi alla clientela quali: analisi cliniche, checkup con macchinari specifici di carattere medico o estetico, somministrazione di terapie antalgiche o riabilitative, visite specialistiche ambulatoriali. Nei locali ad uso medico è necessario garantire l’incolumità dei pazienti che potrebbero essere soggetti all’applicazione di apparecchi elettromedicali: si pensi a terapie antalgiche con elettrodi o campi magnetici, a diagnostiche eseguite con manipoli per le analisi dermatologiche, tricologiche e quant’altro. 

Apparecchiatura elettromedicale 

L’apparecchio elettromedicale comprende tutti quegli accessori, definiti dal costruttore, che sono necessari per permettere il normale utilizzo dell’apparecchio (Norma CEI 62-5) e che vengono chiamati “parti applicate”. E’ da considerarsi “parte applicata” quell’oggetto che: viene necessariamente in contatto fisico con il paziente perché l’apparecchio possa svolgere la sua funzione; oppure può essere portato a contatto con il paziente; oppure necessita di essere toccato dal paziente. Proprio in funzione di quali apparecchiature e quali applicazioni si dovranno svolgere, la norma declina le prescrizioni e divide gli ambienti secondo gruppi di appartenenza.

Progettare la sicurezza

L’area in cui il paziente con parti applicate può venire in contatto intenzionale, o non intenzionale, con altri apparecchi elettromedicali o sistemi elettromedicali, o con masse estranee o con altre persone in contatto con tali elemento, è riconosciuta come “zona paziente”. Questa zona di conforto si applica quando la posizione del paziente è predeterminata; in caso contrario devono essere prese in considerazione tutte le possibili posizioni del paziente e i suoi spostamenti nello spazio e le adeguate misure di protezione, ancora in fase di progettazione. Quindi un’accurata valutazione preliminare con il personale sanitario deve precedere qualsiasi calcolo delle potenze e della distribuzione.

Verifiche per la sicurezza 

Una volta predisposti i locali mediante il progetto, proprio per la specificità dei luoghi, si attuano particolari verifiche per la sicurezza, che sono sempre verbalizzate e a disposizione delle autorità di vigilanza competenti. Si tratta di: verifiche iniziali (servono a determinare la conformità dell’installazione al progetto allo stato dell’arte in vigore); verifiche periodiche (volte a determinare la permanenza del tempo dei requisiti di funzionalità e sicurezza dell’impianto e di tutte le apparecchiature che lo costituiscono); verifiche straordinarie (in caso di esito negativo della verifica periodica, modifica sostanziale dell’impianto o richiesta del datore di lavoro. Sono eseguite dall’ASL dall’ARPA o dagli organismi individuati dal Ministero).

Apparecchiatura elettromedicale = Qualsiasi strumento elettrico, munito di non più di una connessione ad una particolare rete di alimentazione, destinato alla diagnosi, al trattamento o alla sorveglianza del paziente sotto supervisione di un medico, e che entra in contatto fisico od elettrico con il paziente e/o trasferisce energia verso o dal paziente e/o rivela un determinato trasferimento di energia verso o dal paziente.

La versione integrale dell’articolo riporta tabelle, box o figure, per visualizzarle apri il pdf allegato. 

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