Nata “quasi per caso”, oggi è la più grande realtà on-line italiana per la videosorveglianza e la sicurezza, con circa 15.000 spedizioni all’anno. Con Roberto Esposito, Ceo di Securitatem Limited, parliamo di Setik, della filosofia che ne ha nutrito il rapido sviluppo nei primi anni di vita, e dei mutamenti del mercato della sicurezza ai quali Setik guarda con grande interesse.
Uno sguardo anche alle nuove tecnologie che si stanno già affacciando in Oriente e che “potrebbero offrire un importante contributo all’ampliamento del mercato, soprattutto per le installazioni semplici”.
Sono bastati pochi anni a Setik per acquisire un ruolo nel mercato della videosorveglianza. Può illustrarci le tappe fondamentali della vostra crescita e dirci quale posizione occupate oggi, in Italia e in Europa?
Setik nasce quasi per caso. Partendo da un background tecnico più vicino al mondo informatico, abbiamo notato la mancanza di una realtà che, a livello di competenze, potesse offrire un prodotto di qualità anche on-line, e non solo un “move-box”; quindi, in breve tempo, abbiamo creato una squadra in grado di colmare questo gap. Abbiamo iniziato lavorando su quelli che vengono definiti Marketplace (ebay, amazon e simili) e poi ci siamo mossi per creare un’identità nostra, come brand innovativo e come nuovo player di questo mercato verticale.
La crescita è stata veloce ma impegnativa, perché abbiamo da subito cercato di aggiungere ogni volta un tassello al mosaico composto da servizio e qualità. Oggi, dopo tre anni, siamo la più grande realtà on-line italiana per la videosorveglianza e la sicurezza, con un interessante ingresso sul mercato francese che pensiamo di far crescere nel 2016. L’attuale fatturato, dopo tre anni, è di 1.8 M € nel 2015, con circa 15.000 spedizioni all’anno.
Quali strategie vi hanno permesso di raggiungere questi risultati?
In primis, una cura elevatissima del servizio (un aspetto, questo, che molte realtà nel nostro settore sottovalutano), distinguendo in modo attento il servizio verso il privato e quello rivolto al rivenditore, che riceve un trattamento speciale. Oggi abbiamo 4 tecnici che supportano i clienti sui progetti, si occupano dell’assistenza e sviluppano i preventivi; si tratta di una percentuale molto alta per il settore. Poi, la marginalità garantita al rivenditore: a differenza di altre realtà on-line, curiamo con grandissima attenzione il B2B, offrendo marginalità alte ai rivenditori e ai distributori, cosa che permette loro di vendere anche il nostro brand, assicurandosi il giusto ritorno economico. La fidelizzazione è la nostra prima chiave di successo: un cliente acquisito non dobbiamo perderlo!
Quali aspetti, a suo parere, costituiscono i vantaggi competitivi di SETIK?
Sono quattro e sono i must della nostra filosofia: tecnologie innovative e spesso in anteprima; prezzi estremamente competitivi (importiamo direttamente il 70% del catalogo); estrema cura del pre e post vendita; facilità d’acquisto.
Allarghiamo l’orizzonte al mercato della sicurezza in generale. A suo avviso, quali sono i trend che nei prossimi anni traineranno il settore e quali segmenti – videosorveglianza, controllo accessi ecc. – ne beneficeranno di più?
Ho una vision abbastanza chiara del mercato: le nuove tecnologie a disposizione negli ultimi anni stanno indirizzando il settore sicurezza verso un mercato più consumer based, rendendolo, di fatto, più maturo ed interessante. Questa evoluzione determinerà sicuramente una crescita generale dei volumi per tutti (cosa che sta già avvenendo) e probabilmente solo chi sarà in grado di stare al passo con i tempi, aggiornandosi e proponendo le novità, riuscirà ad emergere. In questo scenario, la videosorveglianza la farà da padrona e l’offerta in termini di tecnologie aiuterà parecchio (AHD, CVI, TVI). Quindi, credo che diventerà un must per chiunque possedere un sistema del genere; e la fruibilità da Mobile ne influenzerà fortemente la diffusione.
Sugli antifurti, invece, non vedo ancora un prodotto davvero interessante: ci vuole qualcosa che sia fruibile da remoto, come oggi avviene con la videosorveglianza, e che permetta un minimo di interazione anche da parte dell’utente comune; i pochi prodotti che attualmente il mercato propone hanno costi alti o piattaforme che non sono realmente fruibili. L’ingresso di un buon player in questo mercato potrebbe fare la differenza!
Il controllo accessi, a mio parere, è fortemente rallentato dalle attuali normative in termini di privacy; non a caso all’estero il mercato è decisamente più sviluppato e competitivo. Setik si sta avvicinando ora a questo settore e, presto, questi dispositivi si troveranno anche sul nostro store on-line. Viene da sé, quindi, che ritengo ci sia un grande potenziale. La sensazione generale comunque è che, per fare un vero e proprio salto di qualità, i prodotti di settore devono diventare più alla portata di tutti, soprattutto nell’utilizzo. Noi siamo sempre alla ricerca di prodotti interessanti ed innovativi e, visitando quasi tutte le fiere estere in questo settore, ogni tanto qualche produttore lungimirante salta fuori.
IP e analogico nel comparto sicurezza: un suo parere sulla situazione attuale e, sulla base della sua esperienza, previsioni sulle possibili evoluzioni di scenario.
Se per analogico intendiamo la vecchia tecnologia, questa ormai è da considerarsi “morta”, anche se le vendite sono ancora alte, ma solo per una “abitudine mentale” dei rivenditori.
Ad oggi, l’unico vantaggio di un sistema di videosorveglianza analogico tradizionale rispetto ad uno analogico HD è una differenza di prezzo inferiore al 10%; di conseguenza la strada è verso i nuovi standard che sono perfetti per le esigenze del 90% dei clienti. Inoltre, si deve considerare che, entro fine 2016, vedremo sistemi basati sullo stesso principio anche in 4MPX da Dahua, e sistemi di questo tipo sono più semplici da installare, richiedono meno competenze e sono meno problematici. Questo significa che avranno un’ampia diffusione, soprattutto nell’ambito della sostituzione del vecchio parco installato, e un basso ritorno in assistenza.
L’IP, quindi, si affermerà come il prodotto ideale per soluzioni geografiche, analisi video, fish-eye e tutte le esigenze più specifiche, ma decisamente molto importanti, soprattutto per un mercato orientato a una fascia professionale di installatori con maggiore competenza. Si tratta comunque di una realtà in costante evoluzione, che vede anche l’ingresso nel mercato di realtà informatiche e non solo di società che provengono dall’ambiente della sicurezza.
Inoltre, ci tengo a sottolineare anche lo sviluppo di un altro mercato, che inizia a farsi strada in Oriente e, nonostante sia ancora difficile attribuirgli un valore, avrà una connotazione fortemente domestica: si tratta dei primi sistemi di videosorveglianza ad onde convogliate, che portano DIRETTAMENTE la videosorveglianza su rete elettrica, così da semplificare ancora di più l’installazione a livello domestico. Una eventualità concreta che potrebbe offrire un importante contributo positivo al mercato, soprattutto sulle installazioni semplici. Staremo a vedere!
Su quali novità e progetti vi focalizzerete nel 2016?
Ne cito due tra tutti, ma abbiamo davvero molta carne al fuoco. Ci sposteremo fortemente in ambito mobile con app nostre, che conterranno moltissimi tool utili per gli installatori e gli faciliteranno l’acquisto e la vendita.
Abbiamo inoltre l’obiettivo di rafforzare la presenza sul territorio, soprattutto in ambito distributivo: oggi abbiamo 3 distributori sul territorio italiano e puntiamo a crescere decisamente in tal senso.
“Diffondere "il verbo della sicurezza" in ogni casa e in ogni azienda, rendendolo indispensabile e alla portata di tutti, così come il televisore o il frigorifero”. Questa la mission di Setik. Quali le prossime azioni per promuovere la cultura della sicurezza nel nostro Paese?
Questo noi lo facciamo sul serio ed attivamente, con un blog e una wiki dove tutti i mesi pubblichiamo annunci tecnici: blog.setik.biz e wiki.setik.biz. Oggi, queste piattaforme, insieme al nostro sito, registrano quasi 3.000 visite al giorno; questo ci fa capire che piacciono e servono, ed è per tale motivo che incrementeremo notevolmente il nostro contributo in questo senso.
Inoltre, da pochi giorni ci siamo trasferiti nella nuova sede di Lissone, dove inizieremo nei prossimi mesi con Webinar tecnici, perché crediamo che la diffusione delle informazioni sia essenziale e che, dando un contributo concreto, si riesca anche a stimolare fidelizzazione e acquisto: se devo comprare un prodotto, a chi mi rivolgo se non a chi mi ha parlato di quel prodotto in maniera competente? È un principio che fino ad oggi ha pagato, quindi investiremo ancora molto su questo.
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