giovedì, 31 ottobre 2024

Interviste

Esserci! L’imperativo di ANIE Sicurezza

La parola a Rosario Romano, Presidente di ANIE Sicurezza

Esserci! L’imperativo di ANIE Sicurezza
24/07/2012

La nomina di Rosario Romano alla guida di ANIE SICUREZZA presenta alcuni elementi di discontinuità – o, meglio, di alternanza - rispetto ad un ciclo di presidenze finora legate al mondo della produzione ed essenzialmente incentrate nell’area settentrionale del paese. Rosario Romano è infatti un imprenditore medio/piccolo del settore installazione con sede a Napoli e ha le idee molto chiare su ciò che serve alle imprese in questa complessa congiuntura: occorre esserci. Ovviamente per il tramite del sistema associativo al quale si appartiene.

ANIE Sicurezza ha un nuovo Presidente: Rosario Romano, alla guida di una piccola/media impresa del settore installazione con sede a Napoli. Questa nomina rappresenta alcuni elementi di discontinuità rispetto ad un ciclo di presidenze finora legate al mondo della produzione ed essenzialmente incentrate sull’area settentrionale del paese...

Sono fiero di essere stato eletto Presidente di ANIE Sicurezza in un momento in cui si è scelto di fare dei cambiamenti ad iniziare dal nome: da ANCISS ad ANIE Sicurezza, a voler confermare la stretta appartenenza al mondo Confindustriale.Quella che lei chiama discontinuità in ANIE Sicurezza è piuttosto una giusta alternanza. La possibilità, cioè, di dare a tutti e a ciascuno l’opportunità di ricoprire cariche di responsabilità all’interno dell’Associazione. La nostra Associazione, unica nel mondo della Sicurezza, è costituita da grandi multinazionali del mondo della sicurezza e dalle aziende piccole e medie di produttori, distributori, installatori e system integrator che hanno contribuito a far conoscere l’eccellenza del nostro settore in Italia ed anche all’estero. Sono rappresentate tutte le categorie dell’intera filiera della sicurezza. Se fossero sempre le stesse categorie ad esprimere le cariche sociali, o addirittura se fossero sempre coinvolte le stesse persone, non si potrebbe parlare di Associazioni democratiche. Evolversi significa soprattutto “cambiare” e avere il coraggio di “alternarsi”, pur nella più completa sinergia con il nostro “passato” e con tutto ciò che abbiamo fatto ed ottenuto, e allo stesso tempo con la consapevolezza che “idee e persone nuove” debbano far sempre parte delle agende dei nostri progetti e dei nostri obiettivi.

La sicurezza sembra in ripresa ma è ben lontana dai favolosi numeri pre 2008. In questo scenario, le PMI soffrono in modo particolare: sempre più spesso le imprese muoiono per crediti e le banche non aiutano in alcun modo. Il tutto mentre la convergenza con l’IT richiederebbe nuovi e importanti investimenti. Cosa può fare un’associazione per attenuare queste problematiche?

Un’associazione deve fare semplicemente il lavoro per cui è nata. Ovvero contribuire ad individuare nuovi mercati, stimolare le proprie aziende ad investire, creare collaborazioni e sinergie con gli stessi Istituti di credito per offrire opportunità economiche e di sviluppo alle proprie imprese associate. In una parola “Esserci”, che è lo slogan e la filosofia di ANIE Sicurezza. Lo spirito di un’associazione deriva dalla passione dei manager e degli imprenditori che la compongono. Un antico adagio cinese avvicina la parola “crisi” alla parola “opportunità”. Sono fermamente convinto che proprio in questo periodo di difficoltà, chi punta alla qualità, all’etica e alla buona tecnica con coraggio, saprà svilupparsi e superare brillantemente le difficoltà. Compito dell’associazione è quello di stare al fianco di tutte queste imprese e – le assicuro – sono molte di più di quanto si possa immaginare…

In che modo si può stimolare l’associazionismo nel Sistema Confindustriale, in particolare in un Centro-Sud Italia troppo spesso ignorato dai grandi poli fieristici?

Il nostro programma di lavoro prevede incontri mirati con le aziende associate ed estesi a tutti gli operatori del settore sulle tematiche più “calde” del momento. Ritengo che le problematiche siano le stesse in tutta Italia: accesso al credito, visibilità della qualità e della buona tecnica delle nostre aziende associate, stimoli per accedere a nuovi mercati e colloquio con le Istituzioni. Su questi argomenti – oltre ovviamente alla presentazione di tutti i Servizi per i soci e al monitoraggio dei lavori tecnico normativi nazionali ed internazionali – verteranno gli incontri e gli eventi che andremo a costruire nel Centro – Sud Italia. Per quanto riguarda il delicato argomento “fiere”, ritengo che tutti gli operatori del mondo della Sicurezza debbano concentrarsi su due assunti: il primo è che una fiera, oltre ad essere un momento di incontro e di business, rappresenta un Sistema Paese; inoltre, le manifestazioni fieristiche devono necessariamente evolversi in modo direttamente proporzionale ai mercati su cui esse desiderano insistere o ai quali vogliono aprirsi.

Un auspicio per il suo mandato: ci dica due obiettivi che vorrebbe assolutamente ottenere durante la sua Presidenza.

Costruire il nostro futuro significa creare terreni comuni di condivisione di strategie ed obiettivi anche e soprattutto con le altre compagini associative che insistono sulla filiera della Sicurezza. “Fare sistema” è per noi una priorità assoluta alla quale non solo non dobbiamo rinunciare, ma che dobbiamo perseguire con ogni mezzo a nostra disposizione. La formazione degli operatori resta uno dei cardini del programma di ANIE Sicurezza per il prossimo biennio. Le aziende vincenti saranno quelle che investiranno in formazione e comunicazione, innalzando il livello di know-how delle proprie risorse. Solo così i concetti di qualità e di affidabilità verranno percepiti dall’utente finale come effettivi vantaggi a livello competitivo sul mercato. L’obiettivo semplice ed importante è essere presenti, essere un punto di riferimento per l’intero comparto e nell’intero comparto. In una parola, “Esserci”, che sarà anche il nuovo motto di ANIE Sicurezza.

 

 


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