Dall'osservatorio D-Link, qual è il grado di penetrazione del video IP in Italia?
La videosorveglianza IP è una tecnologia in decisa crescita rispetto all'analogico.
La convergenza è quasi giunta al suo punto cruciale e molti segmenti di mercato sono già in linea con le soluzioni IP. I data center, ad esempio, integrano già soluzioni integralmente over IP.
Altri settori, invece, come quello delle banche - che vantano uno storico importante in termini di soluzioni analogiche – registrano una convergenza più lenta, ma, anche grazie alla nostra iniziativa e alla diffusione del nostro know-how, si stanno orientando sempre più profondamente in quella direzione. Tra il 2011 e il 2016, si prevede comunque che l'80% dei segmenti di mercato utilizzerà esclusivamente soluzioni su IP.
In Italia, anche a causa della crisi nell'Eurozona, abbiamo assistito a qualche battuta d'arresto.
Si ravvisa comunque una crescita, sebbene inferiore rispetto ad altri paesi europei, in particolare rispetto a quelli nordici. In ogni caso crediamo che sarà proprio l'Italia, assieme a Francia e Germania, a dare un forte contributo allo sviluppo di soluzioni di video su IP.
La migrazione dall'analogico all'IP si completerà dunque a breve. Quando sarà invece il tempo del cloud?
Il cloud è una soluzione che D-Link ha proposto sul mercato già da un paio d'anni.
Offre una convergenza più veloce dall'analogico al digitale perché semplifica ciò di cui molti installatori hanno timore e al contempo bisogno: il know-how tecnologico su IP.
La nostra azienda, presente da 26 anni sul mercato IP, ha offerto questa soluzione proprio per facilitare ed accelerare il processo di convergenza. Attraverso il cloud, anche un installatore con pochissima conoscenza di networking può installare una soluzione su IP e renderla sicura, perché il cloud protegge i sistemi di videosorveglianza attraverso l'HTTPS, il protocollo di sicurezza protetto per la trasmissione dei contenuti sul web.
A proposito di sicurezza: alcuni operatori temono che il cloud non sia sufficientemente affidabile e temono violazioni della privacy. A che punto è lo stato dell'arte?
D-Link, oltre al già citato HTTPS, fornisce all'operatore la possibilità di inserire, all'interno dei network video recorder appoggiati sul cloud, un ulteriore processo di autenticazione.
Non solo, quindi, si utilizza un protocollo di sicurezza, e quindi un login per accedere al cloud, ma nello stesso tempo, per poter rivedere le registrazioni attraverso il network video recorder su cloud, l'operatore deve inserire nuovamente le proprie credenziali altrimenti non potrà essere abilitato ad accedere alle informazioni. Questa “sicurezza nella sicurezza” rende la nostra soluzione cloud davvero affidabile e al riparo da qualsiasi violazione della privacy.
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