Certificarsi per differenziarsi.
In un mercato sempre più inflazionato, dove il fai da te imperversa anche nel mondo “professionale” e diverse figure di altri comparti sono attratte dall’interessante redditività del settore sicurezza (ben più golosa di quella raggiungibile in aree limitrofe come l’ICT o il comparto elettrico), per gli operatori della security differenziarsi diventa un must.
Ma come?
La novità è che oggi il comparto ha la possibilità di accedere ad un sistema di certificazione dei professionisti serio ed affidabile.
Si tratta ovviamente di certificazione volontaria: uno strumento pensato per posizionare, valorizzare e differenziare le professionalità su un mercato complesso, ad alta densità di competizione ed estremamente frammentato.
In un simile scenario, la certificazione rappresenta lo strumento di differenziazione più affidabile perché riconosciuto da una parte terza competente e indipendente, che si incarica sotto la propria responsabilità di garantire all’utente finale qualità e sicurezza della prestazione ricevuta. In una parola: del valore acquisito affidandosi a quello specifico soggetto.
L’essenza stessa del processo di certificazione è infatti la dichiarazione di una terza parte, a sua volta sottoposta a diverse asseverazioni che ne testimoniano l’attendibilità, che una certa figura risulta essere dotata delle competenze necessarie per svolgere al meglio la sua professione e generare valore.
Lo schema di certificazione è stato elaborato dal TUV ed Ethos Academy ci ha scommesso sin da subito.
E voi?