MILANO - Sono di grande interesse i dati della ricerca sulla Smart Home condotta dall’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano, presentata lo scorso 15 febbraio in occasione del convegno intitolato “Smart Home: senti chi parla!”.
Il mercato della casa connessa raggiunge un valore di 380 milioni di euro nel 2018, in crescita del 52% rispetto al 2017, portando investimenti in termini di comunicazione e marketing senza precedenti in ambito smart home e spingendo le vendite degli altri oggetti connessi, in particolare legati al riscaldamento e all’illuminazione. Aumentano anche il livello di conoscenza e la diffusione degli oggetti connessi nelle case degli italiani. Oltre la metà - il 59% - ha sentito parlare almeno una volta di casa intelligente e il 41% possiede almeno un oggetto smart, con le soluzioni per la sicurezza in prima posizione.
Tra conferme e novità
In termini assoluti, l’Italia si pone davanti solo alla Spagna (300 milioni di euro, +59%), mentre è ancora ampio il divario con Germania (1,8 miliardi, +39%), Regno Unito (1,7 miliardi, +39%) e Francia (800 milioni, +47%). La quota maggiore di mercato è legata alle soluzioni per la sicurezza, che vale 130 milioni di euro, pari al 35% del mercato. In seconda posizione si trova la principale novità del 2018, gli smart home speaker che, oltre a generare vendite per 60 milioni di euro (16% del mercato), hanno in modo diretto o indiretto trainato una parte significativa della crescita complessiva.
Stando a quanto osserva Angela Tumino, Direttore dell’Osservatorio Internet of Things, "La filiera tradizionale dei produttori e installatori non è stata ancora in grado di sfruttare appieno le opportunità offerte dalle nuove soluzioni IoT per la casa, perdendo terreno nei confronti di retailer (tradizionali e online), produttori, assicurazioni, utility e telco, che insieme valgono ormai il 50% del mercato. Si intravedono tuttavia alcuni segnali di maggiore integrazione per il futuro".
Un aspetto importante evidenziato in occasione dell'evento è stato la necessità di lavorare sulla formazione degli addetti all’installazione e alla vendita di queste soluzioni, che spesso non sono in grado di fornire un adeguato supporto all’utente. Un’ulteriore sfida per le aziende nel 2019, oltre alla comunicazione ai consumatori delle reali potenzialità di utilizzo degli oggetti smart, sarà valorizzare l’immensa quantità di dati messi a disposizione dagli oggetti smart e dalle tecnologie emergenti come I’Intelligenza Artificiale, gestendo al tempo stesso temi fondamentali come privacy e cyber security, in testa nella "classifica" delle preoccupazioni degli utenti che possiedono o intendono acquistare soluzioni per la casa intelligente.
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