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Paessler: le nuove sfide dei sistemi di sicurezza fisica

11/04/2019

MILANO - Sorveglianza, sistemi antintrusione, allarmi per la segnalazione di violazioni e anomalie costituiscono da decenni le basi delle installazioni di sicurezza. Anche se i sistemi fisici sono rimasti pressoché invariati nel tempo, il progredire della tecnologia ha determinato importanti cambiamenti.  

Gli esperti di Paessler, azienda specializzata nel monitoraggio e nella gestione delle infrastrutture di rete, hanno individuato e analizzato alcune tra le sfide più importanti che il settore dei sistemi TVCC si trova ad affrontare nell’era della trasformazione digitale.

Digitalizzazione della sicurezza

ll digitale è alla base delle tecnologie più diffuse che hanno cambiato e continuano a cambiare il volto della sicurezza fisica: oggi si parla infatti di sicurezza digitalizzata.

La tecnologia IP ha rivoluzionato le telecamere e i sistemi di controllo degli accessi, introducendo la connessione diretta alla rete senza la necessità di un server dedicato cui appoggiarsi. Anche le modalità di storage dei dati, come le videoregistrazioni, sono cambiate e oggi tutto viene archiviato in digitale su dischi rigidi o nel cloud.

Sono moltissimi i dispositivi che nell’era dell’IoT possono essere messi in rete: device per la richiesta di soccorso, rilevatori di movimento, sistemi Hvac (riscaldamento, ventilazione e condizionamento) e rilevatori di fumo. 

Convivenza di tecnologie eterogenee

Gli esperti di Paessler spiegano che la progressiva digitalizzazione dei singoli componenti rende questi sistemi un "patchwork" di tecnologie, protocolli e dispositivi di molteplici produttori. La prima sfida che gli integratori di sistemi di sicurezza si trovano dinanzi è dunque la configurazione e l’ottimizzazione della rete, che può avvenire solo a seguito dell’inserimento di questi sistemi eterogenei all’interno della rete stessa. Mettere insieme e configurare l’ambiente è, occorre precisarlo, soltanto il primo passo.

Maggiore vulnerabilità di rete

La natura digitalizzata dei moderni sistemi di sicurezza aggiunge nuovi possibili “point of failure” a quelli tradizionali. Uno dei problemi più seri è relativo alla perdita di dati: se i dati video vengono archiviati digitalmente e qualcosa non va come dovrebbe (il sistema di storage si guasta o se la rete non trasmette i dati) le informazioni potrebbero andare perse. 

Il punto di debolezza più importante dei moderni sistemi di sicurezza può essere individuato proprio nella rete. Colli di bottiglia, disponibilità di banda o problemi di routing possono impedire che i dati vengano inviati o ricevuti in modo corretto e il sistema di sicurezza potrebbe risultarne compromesso. I rischi per la sicurezza dell’intero sistema potrebbero essere molto elevati, se un cyber-criminale dovesse riuscire a conquistare l’accesso alla rete o ai dispositivi.

Tali rischi costituiscono un reale pericolo, che non è possibile escludere del tutto: i dispositivi elettronici potrebbero avere malfunzionamenti, le reti possono avere problemi di banda, i sistemi storage danneggiarsi. La prevenzione rappresenta, quando e dove risulti possibile, la soluzione e si ottiene tramite un attento monitoraggio di rete con strumenti dedicati.

Convergenza con l’IT tradizionale

A loro volta i moderni sistemi di sicurezza hanno assistito a una convergenza con l’IT tradizionale: i dispositivi dedicati alla sicurezza lavorano oggi sulla stessa infrastruttura di dispositivi IT classici, come switch, server e router. Questo contribuisce ad aumentare la complessità di questi sistemi ma al tempo stesso offre l’opportunità di monitorare il tutto da un unico punto, nonostante l’eterogeneità delle tecnologie coinvolte. I medesimi principi generali che si applicano al monitoraggio dei tradizionali ambienti IT sono applicabili anche alle reti che gestiscono sistemi di sicurezza. 

“Grazie all’utilizzo di una soluzione per il monitoraggio di rete è possibile ottenere una panoramica dell’intera rete su un unico cruscotto. Inoltre, le informazioni ottenute dal monitoraggio della rete possono fornire un supporto essenziale per apportare le correzioni necessarie a prevenire la perdita di dati o guasti critici” - spiega Chiara Ornigotti, Business Development Manager, Southern Europe di Paessler, che aggiunge che uno dei vantaggi del monitoraggio di rete è il fatto che la tipologia di sistemi che è possibile monitorare è molto diversificata, purché i dispositivi connessi offrano tecnologie standard (SNMP, NetFlow, WMI).

"L’approccio - conclude - rimane lo stesso: configurare un sensore per un dispositivo e ricevere dati da quel sensore. Ma la rete può essere molto diversa tra un’installazione e l’altra e, difatti, seguendo gli stessi principi è possibile monitorare indifferentemente un ospedale, una casa intelligente, una smart city o un sistema di sicurezza”.

 

 

    


maggiori informazioni su:
www.it.paessler.com.



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