BRESCIA - Se qualcuno ci chiedesse di individuare la parola chiave di questo difficile primo trimestre 2020, “Smart Working” sarebbe sicuramente tra le favorite. Le misure di distanziamento sociale, unica arma a disposizione per contrastare l'epidemia dei contagi da COVID-19, hanno fornito un poderoso impulso alla diffusione di pratiche di lavoro da remoto: solamente in Italia si stima nei due mesi appena trascorsi un’impennata del 20%, con aziende ed Istituzioni che stanno tentando di supportare tale cambiamento senza precedenti. Un occhio di riguardo dovrebbe però essere riservato alla sicurezza: il coronavirus ha infatti messo alla prova non solo la sicurezza in termini di salute umana, ma anche la sicurezza e lo stato di salute dei dati aziendali, con minacce tanto interne quanto esterne all’azienda, che riguardano la sicurezza sia dei dispositivi che delle reti e dei dati che vengono coinvolti.
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