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Axis ed Elmat: in sinergia per accompagnare la crescita del mercato della videosorveglianza

06/01/2012

PADOVA - Come è noto, quella della videosorveglianza è ormai considerata una necessità da cui, in nessun contesto, è possibile prescindere. Installazioni di videosorveglianza sono sempre più richieste da banche, amministrazioni comunali, esercizi commerciali e privati cittadini. Per cercare di arginare eventi criminosi di varia natura, un numero sempre maggiore di città installa videocamere in punti strategici: incroci stradali, parchi e aree pubbliche. Conosce un deciso incremento anche l'impiego di videocamere "intelligenti" per un utilizzo di controllo e di ottimizzazione del lavoro. In un simile scenario Elmat, specializzata da oltre 10 anni nel mercato delle telecomunicazioni per il mondo enterprise, prosegue nel suo obiettivo di arricchire la propria offerta nel mercato della videosorveglianza. Lo fa anche tramite partner consolidati come AXIS, attiva nella sorveglianza IP fin dal 1996. Recentemente, in una conferenza incentrata su questo tema, le due aziende hanno sottolineato in via ufficiale l'unità di intenti al fine di ampliare le opportunità offerte dalle camere IP in Italia.

Come ha affermato in questa occasione Andrea Rizzo, CoCeo e Marketing Manager di Elmat: "Le vendite delle camere IP sono in continuo aumento. Dando uno sguardo ai dati dei primi tre quarter del 2011, il trend di crescita è confermato. In questo settore abbiamo avuto un incremento del 23% rispetto all'anno precedente e ci aspettiamo e ci aspettiamo un incremento del 20% anche per la fine del 2011 e sempre del 20% per il primo semestre 2012, anche grazie al forte aumento di urban security voluta dalle amministrazioni locali". La dicitura IP cela quelle che egli reputa "enormi potenzialità": un protocollo che consente di gestire l'intera rete di videocamere attraverso tecnologie standard. Tutto in digitale, a vantaggio di un'elevata qualità dell'immagine e con un'estrema semplicità di configurazione, una razionale gestione del flusso video e una logica di comando molto più evoluta. I filmati più definiti possono essere memorizzati sotto forma di file su computer, server o sistemi di backup appositi, e sono pronti per essere trattati via software in fase di revisione e analisi.

"Nei prossimi 10 anni, proprio su quest'ultimo passaggio – ha proseguito Sorri -si compiranno passi da gigante. Axis sta già prevedendo una serie di applicazioni che girano sulla videocamera allo scopo di eseguire operazioni di analisi in tempo reale". Axis fornisce una gamma completa di soluzioni video di rete per soddisfare diversi settori di mercato e di applicazioni. Facili da installare e da adattare all'evoluzione delle esigenze specifiche, queste soluzioni di videosorveglianza IP sono scalabili, basate su standard aperti, in grado di offrire risultati duraturi (in ambienti interni, esterni, su reti cablate o wireless, anche nelle condizioni più critiche o nelle ubicazioni più remote). Tale passaggio, da analogico a IP, ha reso sempre più frequenti impieghi in ambito commerciale e marketing (si pensi al conteggio delle persone o al controllo dei prodotti più acquistati nei negozi). Recenti sondaggi, condotti in Europa e Usa, hanno anzi evidenziato che i rivenditori al dettaglio hanno intenzione di impiegare queste tecnologie con ancora maggiore consapevolezza in futuro. La maggior parte dei responsabili è interessata alle applicazioni di conteggio delle persone e il conteggio delle code e alla mappatura delle zone calde/fredde.

Appare evidente che i motivi principali alla base dell'implementazione della videosorveglianza sono la prevenzione di furti e taccheggio (con una media dell'86% dei partecipanti) e l'acquisizione di prove migliori in caso di reati. Ma sono anche altri e di grande interesse gli scenari di applicazione, quali il monitoraggio intelligente negli ospedali e negli asili. Anche nelle attività professionali, se si salvaguarda la privacy dei lavoratori e della clientela, un'attività di monitoraggio è considerata indispensabile tanto ai fini di una maggiore sicurezza quanto per migliorare gli standard di rendimento. Rizzo ha infine osservato che in tanti ancora vedono nella videosorveglianza una limitazione della libertà e una violazione della privacy. Occorre intelligenza per arrivare a saper valutare le singole situazioni in modo adeguato e per utilizzare nel modo migliore le tecnologie disponibili, così da trarne i massimi benefici. Lo Stato può essere in questo senso di stimolo allo sviluppo di una videosorveglianza positiva, grazie a un intervento normativo chiaro e aperto e offrendo incentivi economici. Può essere, d'altro canto, anche un freno, qualora gli interventi del Garante della privacy si dimostrassero eccessivamente restrittivi.

Per approfondimenti: www.elmat.com



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