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Risorse per 500 milioni di euro per convincere i Comuni a migrare verso soluzioni cloud

28/04/2022

Con l'obiettivo di accelerare il cloud nella Pa locale, il Governo ha messo a disposizione 500 milioni di euro del PNRR per invitare (senza obbligo) i Comuni a rendere più efficienti i servizi digitali. Tali risorse sono previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e messe a disposizione del Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del consiglio dei ministri (Missione 1 Componente 1 Digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella PA, investimento 1.2 “Abilitazione e facilitazione migrazione al cloud"). 

Il 40% si rivolge ai Comuni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Campania, Calabria, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia). L’obiettivo dell’avviso “Abilitazione al cloud per le PA locali” è quello di supportare la migrazione verso soluzioni cloud qualificate per garantire servizi affidabili e sicuri, in coerenza con quanto definito all’interno della Strategia Cloud Italia.

Gli enti hanno pertanto la possibilità di accedere con l’identità digitale sulla piattaforma PA digitale 2026, richiedere i fondi destinati e ricevere un’assistenza dedicata. La scadenza delle candidature è prevista per il 22 luglio 2022. Dal momento della pubblicazione dell’avviso sono previste finestre temporali di 30 giorni, al termine delle quali il Dipartimento finanzierà le istanze arrivate nel periodo di riferimento.

I Comuni che possono fare richiesta del voucher

I Comuni possono candidarsi per ricevere un contributo economico e attuare la migrazione di un numero minimo di servizi verso infrastrutture e soluzioni cloud qualificati. Hanno questa occasione di partecipare i Comuni che devono ancora avviare il percorso di migrazione o che lo hanno avviato a partire dal 1 febbraio 2020.

Grazie al percorso guidato all’interno di PA digitale 2026, è possibile comporre online il proprio piano di migrazione, scegliendo da una lista di 95 servizi. Per ogni servizio sarà necessario scegliere tra due modalità di migrazione: il trasferimento dell’infrastruttura informatica (cosiddetto lift&shift) o l’aggiornamento di applicazioni in cloud.

Preliminarmente alla candidatura è la classificazione dei dati e dei servizi, in base ai criteri definiti dall’Agenzia per la cybersicurezza nazionale in coerenza con la Strategia Cloud Italia. La classificazione è aperta a tutte le pubbliche amministrazioni e il termine per completarla è il 18 luglio 2022.

Nella piattaforma è possibile effettuare la classificazione verificando e confermando l’elenco dei servizi e il livello di classificazione creati automaticamente sulla base delle caratteristiche del comune. In alternativa, l’ente può determinare una nuova classificazione del servizio, attraverso la compilazione di un questionario. Una volta ultimata, la classificazione verrà verificata dall’Agenzia per la cybersicurezza.

Le attività finanziate 

Ad essere destinatarie di finanziamento sono le attività di supporto specialistico per la migrazione verso il cloud qualificato e l’acquisto dei servizi cloud qualificati propedeutici alla migrazione. Non è necessario presentare alcun progetto: basterà definire alcuni parametri all’interno della candidatura tra cui la dimensione dell’ente attuatore, il numero dei servizi da migrare e le modalità di migrazione. A definire l’importo economico del voucher è il Dipartimento, in base alla dimensione dell’Ente (numero di abitanti) e alla tipologia di migrazione selezionata per ognuno dei servizi. Il voucher include il primo anno di canone di servizi cloud.

(Fonte testo: key4Biz)



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