La grande maggioranza dei servizi essenziali di un Paese sono regolati e gestiti totalmente con sistemi automatizzati e alti tassi di informatizzazione; questo fa comprendere come, ormai, tutto sia interdipendente dall’elettronica e dall’informatica, due discipline moderne, due settori (economico-industriale) che vanno strettamente a braccetto, dipendendo intrinsecamente l’uno dall’altro.
Accanto alla sicurezza logica, sta assumendo una valenza strategica in tutti gli Stati dell’unione anche il “perimetro infrastrutturale”, oggi generalmente sottovalutato, della sicurezza e della protezione fisica delle installazioni. Appare importante ricordare sempre, come le infrastrutture, specialmente se critiche, garantiscano la disponibilità di beni e servizi vitali come l’approvvigionamento energetico, i trasporti, le telecomunicazioni, e dunque, interruzioni su vasta scala avrebbero certamente gravi ripercussioni sulla popolazione e sull’economia, compromettendo inevitabilmente la sicurezza e il benessere dello Stato.
Per proseguire la lettura dell'articolo di Giovanni Villarosa - Laureato in Scienze dell’Intelligence e della Sicurezza, esperto di Sicurezza Fisica per Infrastrutture, CSO e DPO, membro del comitato tecnico-scientifico del CESPIS, Centro Studi Prevenzione, Investigazione e Sicurezza - questo è il link
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