MILANO - L’Associazione Componenti Elettronici ha un nuovo Presidente. É Gabriella Meroni, Direttore amministrativo e finanziario di Omr Italia Spa, azienda specializzata nella produzione di circuiti stampati per l’industria elettronica. L’Associazione, che aderisce a Federazione Anie, rappresenta le aziende italiane produttrici di componenti attivi, passivi, elettromeccanici e di circuiti stampati. Nel corso del 2011 il comparto Componenti elettronici ha mostrato un ridimensionamento del ritmo di crescita sostenuto del fatturato totale che aveva sperimentato l’anno precedente. A fine 2011 il comparto esprimeva un fatturato totale vicino ai 5 miliardi di euro, in crescita dell'1,5% rispetto all’anno precedente (+30% la corrispondente variazione nel 2010). Qualche dato sul nuovo presidente. Meroni inizia la sua attività lavorativa nel 1976 presso l’azienda di famiglia, cercando di conoscere il ciclo produttivo aziendale a fianco di maestranze ancora oggi occupate, per inserirsi in seguito nel mondo contabile e finanziario della società. Attualmente è responsabile amministrativo e finanziario, con delega da parte del Consiglio per tutte le operazioni sociali e societarie.
Membro del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria, ha rappresentato l’Associazione Industriali di Monza e della Brianza come Presidente del Consorzio Energia Teodolinda acquistando energia elettrica al mercato libero e come Vice Presidente del Consorzio CEMB per lo sviluppo dell’esportazione del territorio. È Vice Presidente del Comitato Piccola Industria di Confindustria Monza ed è membro di Giunta. Molto chiara la sua dichiarazione di intenti: “Come titolare di una PMI che opera nel mondo della microelettronica sono molto sensibile alle esigenze della piccola azienda nel nostro Paese. Durante il mio mandato di presidenza dell’Associazione Componenti Elettronici di ANIE cercherò di portare le problematiche di queste imprese all’attenzione di chi può operare per risolverle. Ancora più in generale, credo che per chi vuole mantenere le attività nel nostro Paese e in Europa vi siano molti aspetti critici: i costi dell’energia, dei cervelli, l’assoluta mancanza di una difesa della fornitura locale, solo per citarne alcuni. Tuttavia è mia intenzione valorizzare chi ha mantenuto la produzione all’interno dei confini nazionali perché queste aziende rappresentano un sostegno importante per il settore manifatturiero italiano specialmente in un settore pervasivo come la microelettronica.”
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