WELLINGBOROUGH (UK) - Il settore della videosorveglianza è in crescita nel Sud-Est asiatico, e il Vietnam – dove i network video dovrebbero presto superare i sistemi analogici – sta conoscendo i tassi di sviluppo più elevati della regione. A rivelarlo è uno studio di IMS Research, che sottolinea come gli investimenti in questa area del globo stiano complessivamente aumentando. Una multinazionale come Bosch, ad esempio, ha aperto un nuovo ufficio nelle Filippine lo scorso agosto. Il vicepresidente delle vendite nel Sud-Est asiatico Wilfred Steenman ha dichiarato in proposito che “il paese sta crescendo, e con esso il bisogno di prodotti e soluzioni per la sicurezza”.
Singapore e Malesia sono tra i mercati più sviluppati, ma tra gli emergenti è il Vietnam ad avere il peso maggiore – e ciò nonostante rappresenti solo il 10% del mercato di quest’area a causa soprattutto dell’arretratezza del sistema economico e delle infrastrutture. Nel caso specifico della videosorveglianza, IMS stima che fra il 2010 e il 2015 il tasso medio annuo di crescita in Vietnam risulterà essere del 22,3%. Oggi le maggiori priorità di questo paese sono legate ai trasporti, all’approvvigionamento energetico, all’irrigazione e allo sviluppo urbano. Dopo l’ingresso nel WTO il Vietnam ho comunque ridotto notevolmente i dazi sulle importazioni, e ciò consentirà a molte aziende americane ed europee di guardare con più interesse a questo paese.
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