ROMA - Per Atac, l'azienda del trasporto pubblico romano, l'anno 2010 è stato un anno davvero negativo. In particolare sulle linee periferiche si sono verificate intimidazioni, furti e perfino autentici agguati. A farne le spese soprattutto gli autisti. A seguito degli ultimi episodi - decine, negli ultimi mesi, dei quali uno recentissimo- e della costante sensazione di insicurezza che, soprattutto nelle ore notturne, anche i passeggeri sono costretti a vivere su molte linee, è stato avviato un progetto sperimentale che mira a rendere più sicuri i mezzi pubblici. Inizialmente il provvedimento prevedeva di affiancare ai conducenti personale aggiuntivo - verificatore Atac, ispettore e guardia giurata – per alcune ore nelle fasce e linee più critiche. Questo "sostegno" umano non aveva però avuto l'esito auspicato, anzi, si era rivelato insufficiente, per quanto dalla fine dell'anno scorso la security aziendale abbia svolto quasi 11 mila interventi per allontanare dai mezzi, di superficie e non, persone moleste. Giunge ora la notizia che su tutti attendevano: per tutti gli automezzi di Roma il "Tpl sicuro" contempla l'inserimento di un sistema di videosorveglianza allarmato. Soddisfazione è stata espressa dal delegato alla sicurezza, Giorgio Ciardi, che ha evidenziato come questa iniziativa dimostri l'impegno del sindaco Alemanno verso un concreto innalzamento dei livelli di sicurezza anche nel trasporto pubblico.
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