MILANO - Spesso l’installatore non svolge l’attività direttamente ma si avvale di soggetti terzi: dipendenti, collaboratori o società a cui viene affidata la realizzazione dell’opera in sub-appalto. Cosa avviene nel caso in cui tali soggetti non dovessero svolgere correttamente l’attività di installazione e cosa nel caso in cui le operazioni dovessero determinare danni a terzi?
Se, ad esempio, la ditta di installazione affidasse ad un suo dipendente il compito di posizionare le telecamere del sistema di videosorveglianza richiesto da un cliente e, a causa di negligenza nello svolgimento di tale attività, una delle telecamere dovesse staccarsi e determinare, oltre all’interruzione delle riprese, anche dei danni a un terzo, ferito dalla caduta della telecamera, l’installatore risponderebbe dei danni derivanti dalle azioni del dipendente? E, se sì, entro quali limiti?
Per affrontare tale tema occorre distinguere le conseguenze negative per il cliente derivanti dall’inadempimento degli obblighi assunti contrattualmente, dai danni causati a terzi dai fatti illeciti posti in essere.
Roberta Rapicavoli, Avvocato esperto in Information Technology e privacy e Docente Ethos Academy risponde ai quesiti legati a questo argomento nell'articolo che segue:
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