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Quali sono gli aspetti più problematici del riconoscimento facciale

20/03/2023

Ritorna il corso specialistico, in versione aggiornata, organizzato da Ethos Academy in collaborazione con Federprivacy dal titolo: “Privacy Officer e Consulente Privacy nella Videosorveglianza

Tra i temi trattati, “Videoanalisi e intelligenza artificiale: impatto e strumenti video – Il riconoscimento facciale”.

I sistemi di riconoscimento facciale presentano criticità in materia di privacy perché impiegano dati di natura biometrica, informazioni sensibili dal cui trattamento possono derivare rischi per i diritti e le libertà degli interessati.

In alcuni casi tali rischi sono tollerabili e l’impiego di tali strumenti è consentito, seppur sempre nel rispetto di specifiche prescrizione derivanti dalla normativa in materia di protezione dei dati personali (Regolamento UE 2016/679 e D. lgs. 51/2018).

È il caso dell’impiego di sistemi di videosorveglianza con sistemi di riconoscimento facciale da parte delle forze dell’ordine per finalità di sicurezza pubblica e contrasto al crimine e al terrorismo.

In altri casi, invece, l’uso del riconoscimento facciale comporta rischi troppo elevati per poter esser ritenuto ammissibile.

Si pensi, in tal senso, all’impiego di tali tipologie di sistemi, ad esempio, all’interno di una società per la rilevazione delle presenze dei lavoratori.

Chi intende avvalersi di un sistema di riconoscimento facciale deve dunque prestare attenzione al trattamento dei dati particolari che deriverebbe da tale impiego, effettuando le necessarie valutazioni preliminari richieste dalla normativa privacy.

Nelle valutazioni da effettuare rispetto all’eventuale adozione di un sistema di riconoscimento facciale occorre poi considerare anche le limitazioni attualmente in essere sulla base di quanto disposto dalla legge 205 del 2021.

Tale legge, infatti, ha sospeso l’installazione e l’utilizzazione di impianti di videosorveglianza con sistemi di riconoscimento facciale operanti attraverso l’uso dei dati biometrici in luoghi pubblici o aperti al pubblico da parte delle autorità pubbliche o di soggetti privati fino all’entrata in vigore di una disciplina legislativa specifica della materia e comunque non oltre il 31 dicembre 2023.

Come precisato dal legislatore, la sospensione all’installazione e all’utilizzo di tali sistemi non si applica nel caso di trattamenti effettuati dalle autorità competenti a fini di prevenzione e repressione dei reati o di esecuzione di sanzioni penali di cui al d.lgs. 51/2018, previo parere favorevole del Garante privacy (non richiesto nel caso in cui il trattamento sia effettuato dall’autorità giudiziaria nell’esercizio delle funzioni giurisdizionali e di quelle giudiziarie del pubblico ministero).

Il corso, ha come protagonisti gli avvocati Marco SoffientiniAndrea GraziottiDomenico Battaglia e Andrea Paro per i temi della DPIA. Una nuova sessione, anche alla luce del vivo interesse suscitato dai relatori e dai temi trattati, si può dire che l’obiettivo sia stato pienamente raggiunto e che questa iniziativa abbia contribuito ad accrescere le competenze in materia di privacy nel settore della videosorveglianza. Ed è con questi presupposti che Ethos Academy e Federprivacy hanno deciso di organizzare una nuova sessione del corso specialistico, ancora in modalità webinar e con un programma aggiornato.

Le nuove date

Già definite le date dei nuovi incontri: 23 e 30 marzo, peer proseguire il 13 e 20 aprile (dalle ore 14:00 alle 19:00, ogni sessione prevede una esercitazione finale), per complessive 20 ore e test finale. Gli eventi sono ancora a numero chiuso, ma è già possibile iscriversi per garantirsi la partecipazione.


Perché partecipare

Molte sono state le richieste di aggiornamento da parte di DPO, Privacy Officer, consulenti, avvocati e funzioni aziendali collegate alla gestione della privacy oltre che di system integrator, installatori di impianti di videosorveglianza e funzioni specifiche della vigilanza privata e si è reso pertanto necessario prevedere nuove date, per soddisfare gli operatori.


Crediti formativi

-         Il momento formativo è riconosciuto come corso di formazione specifica ai fini della certificazione rilasciata da TÜV Italia per "Privacy Officer e Consulente della Privacy" nel settore specialistico della Videosorveglianza (verranno rilasciati 20 crediti).

-         Saranno inoltre riconosciuti 20 crediti, validi per il mantenimento della certificazione, anche agli esperti di impianti di allarme e antintrusione e rapina secondo lo schema CEI TUV Italia.

-         20 crediti anche per gli avvocati: in data 18 gennaio 2023 è stata depositata la richiesta di accredito al Consiglio Nazionale Forense con numero di protocollo RIC-2023-00000400


Per informazioni e iscriversi

Il programma dei corsi può essere consultato al seguente link, dove è già possibile iscriversi per garantirsi il posto: https://bit.ly/3HoTQWg

 

 



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