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Sicurezza sul lavoro, un aiuto dall'intelligenza artificiale

19/07/2024

In tema di sicurezza sul lavoro è necessario cambiare l'approccio mentale. "Siamo una repubblica democratica fondata sul lavoro ma ancora oggi troppe persone muoiono e rimangono gravemente ferite in incidenti. La tecnologia, l'innovazione e l’intelligenza artificiale possono essere un gigantesco strumento e una grande opportunità di speranza per migliorare la sicurezza dei lavoratori e aumentare la qualità del lavoro". 

Sono parole del senatore e leader di Italia Viva Matteo Renzi, presente al dibattito 'DP(AI) Per la Sicurezza sul Lavoro usiamo Intelligenza!' organizzato nei giorni scorsi dalla Fondazione Ottimisti & Razionali nella sala Nassiriya di Palazzo Madama, sede del Senato.

Tre aziende italiane - Proger, ACEA e Generali Costruzioni Ferroviarie  - hanno presentato il primo progetto volontario di sperimentazione massiva su oltre 400 lavoratori di una nuova tecnologia tessile Accyourate brevettata Medical Device e certificata. Attraverso una smart shirt è in grado di rilevare in tempo reale i parametri bio-vitali e ambientali di un lavoratore: temperatura corporea, battiti cardiaci, frequenza del respiro, restituendo un vero e proprio elettrocardiogramma .

"Si tratta di un polimero sciolto in soluzione acquosa – spiega Marco Lombardi, ad Proger - che può essere 'stampato' su qualsiasi tessuto senza alterarne le caratteristiche, e che fa sì che una maglietta, per esempio, possa diventare un sensore in grado di registrare e trasmettere i parametri vitali senza fili conduttivi. Questa tecnologia MD  è come un holter, ma non invasivo, ci si dimentica di averlo indossato. Monitorando questi parametri si riesce a prevenire anche patologie che non si sono mai manifestate. Una tecnologia in grado di rendere smart e attivi i dispositivi di protezione individuale ad oggi passivi come ad esempio guanti e caschetti”.

Adeguare la legislazione 

Susanna Camusso, senatrice, già segretaria generale Cgil, una delle criticità attuali è che nel tempo “Spesso si tende a cercare il colpevole tra i lavoratori e l'idea di monitorare i loro parametri può alimentare questa lettura. Penso che sia assolutamente necessario che il legislatore proponga un intervento equilibrato - ha proseguito - per far sì che l'investimento in tecnologia e sicurezza non determini pregiudizi sui lavoratori, anche per diluire le resistenze che ci possono essere tra gli stessi".

In conclusione del dibattito, il sottosegretario al Lavoro e alle Politiche Sociali Claudio Durigon: "Se vogliamo arrivare a morti zero sul lavoro, dobbiamo sfruttare a 360 gradi l'intelligenza artificiale. Bisogna fare un passo in avanti, e non un passo indietro" ha commentato elogiando l'iniziativa presentata in Senato perché rappresenta "un'evoluzione dei progetti di prevenzione che si fanno già nelle fabbriche. Tutte le best practice come quella presentata oggi devono diventare da subito un punto di riferimento anche nel micro-lavoro che viviamo quotidianamente".



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