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Con l'hashtag #privacyday su Twitter, Privacy Day Forum diventa "social"

30/04/2014

FIRENZE - Il 4° Privacy Day Forum, ormai alle porte, diventa social con l'hashtag#privacyday. Tutti gli utenti di Twitter potranno pertanto esprimere il loro parere, commentare, segnalare, recensire tutte le fasi prima, durante e dopo il convegno organizzato da Federprivacy e rivolto agli addetti ai lavori della data protection. Tutti i twitt contenenti l'hashtag#privacyday sono già visibili in tempo reale nell'apposita sezione della homepage del sito istituzionale di Federprivacy, e scorreranno anche nei maxi schermi durante il Privacy Day Forum. In questo modo saranno riferite in diretta le impressioni, i commenti e le opinioni di relatori, giornalisti, e dei partecipanti, che hanno così la possibilità di diventare protagonisti dell'evento. Come anticipato in altre occasioni, saranno data protection e best practices le protagoniste del programma.

Da un lato si ravvisa l'urgenza di una normativa comunitaria che sia al passo con i tempi – non a caso il Commissario Europeo alla Giustizia Viviane Reding ha auspicato un'approvazione definitiva del Regolamento Privacy UE entro il 2014 – dall'altro gli addetti ai lavori non possono evitare di affrontare una moltitudine di questioni legate alla privacy, proteggendo il patrimonio dei dati mediante l'adozione di misure di sicurezza efficaci. Soltanto così possono evitare violazioni per le quali è elevato il rischio di pesanti sanzioni e di richieste di risarcimenti, attacchi informatici o eventi avversi (data breaches). Come ben attestano i dati sulle attività ispettive del 2013 da parte del Garante, è ancora altissima la percentuale di aziende che, sottoposte a verifica, risulta fuori regola in violazione del Codice della Privacy (Dlgs 196/2003) a conferma di una ancora scarsa consapevolezza dei pericoli derivanti dal mancato rispetto della normativa. Ma torniamo ai contenuti. Il Forum annuale della privacy ha in programma interventi di autorevoli esperti, volti a dare una visione a 360 gradi delle problematiche che gli addetti ai lavori devono affrontare in questa complessa epoca tecnologica.

Ne ricordiamo alcuni.“Internet & Privacy: la minaccia virtuale è sempre più reale”, di Umberto Rapetto, per 11 anni alla guida del Nucleo Frodi Telematiche della Guardia di Finanza; “Why privacy matters? come cambiano gli scenari della nostra vita”, a cura di Alessandro Acquisti, docente di economia della privacy negli USA, all’Heinz College della Carnegie Mellon University di Pittsburgh. Di grande interesse l'esposizione di Licia Califano, membro del Collegio del Garante della Privacy: “Le attività del Garante: il difficile equilibrio tra apertura alle nuove tecnologie e la tutela dell'interessato”. É attesa anche la partecipazione di Giovanni Buttarelli, Garante Privacy Europeo aggiunto, con l'intervento “Il bivio della Ue sulla data protection e gli impatti sull'economia digitale”. Riguarda infine la nuova figura del Privacy Officer la relazione di Francesco Pizzetti, per 7 anni Garante Privacy: “Privacy Officer, nuova figura nel contesto del vecchio continente”.  

www.federprivacy.it



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