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Bodycam, Governo favorevole a dotare le forze dell'ordine (ma non ai codici identificativi)

Bodycam, Governo favorevole a dotare le forze dell'ordine (ma non ai codici identificativi)
30/07/2024

Il sottosegretario al ministero dell’Interno, Nicola Molteni, ha di recente reso noto che il governo presenterà un emendamento per introdurre le bodycam sulle divise degli agenti di polizia. Molteni ha tenuto a precisare che la misura non riguarderà i codici identificativi e diversi esponenti dell’opposizione hanno criticato l'ambivalenza, sostenendo che per risultare davvero efficaci le due misure dovrebbero essere rese entrambe obbligatorie (in Italia sono sempre stati contrari i sindacati di polizia, che reputano i codici inutili e potenzialmente pericolosi).

Le bodycam possono già essere utilizzate dalle forze dell’ordine, ma non sono obbligatorie e la loro diffusione è limitata. Introdotte tra le dotazioni degli agenti nel 2022, con una circolare del ministero dell’Interno che stabiliva la consegna di 949 videocamere tra gli agenti della polizia, dei reparti mobili e dei carabinieri, le bodycam devono essere montate all’altezza delle spalle e del petto dell'agente e devono essere attivate soltanto in situazioni ritenute potenzialmente pericolose. Quando il turno è terminato, i filmati devono essere scaricati su uno spazio di archiviazione, accessibile soltanto ad alcuni operatori della polizia scientifica, ed eliminati dalla memoria della videocamera (i filmati possono essere conservati per sei mesi).

I contenuti del "pacchetto sicurezza"

L'emendamento che riguarda questi dispositivi dovrebbe essere introdotto in un disegno di legge sulle forze dell’ordine contenuto nel cosiddetto “pacchetto sicurezza”, l'insieme di tre disegni di legge che sono stati approvati lo scorso mese di novembre dal Consiglio dei ministri e il cui testo è stato in seguito presentato alla Camera per la conversione in legge (gennaio 2024). 

Tra le misure previste, anche la possibilità che gli agenti delle forze dell’ordine possano portare con loro un’arma diversa da quella di ordinanza quando non sono in servizio, senza licenza. Contemplato anche un aumento della pena per chi commette reati come violenza, minaccia, resistenza e lesioni nei confronti di un agente di pubblica sicurezza o di polizia giudiziaria. La versione del testo approvata del Consiglio dei ministri non fa riferimento alle bodycam e ai codici identificativi. 

L'emendamento per l’introduzione delle bodycam sulle divise sarebbe è per "la tutela degli operatori delle forze di polizia che mai si sottraggono e si sono sottratte a verità e trasparenza". Secondo il sottosegretario Molteni, come accennato, i codici identificativi sono invece strumenti "contro le forze di polizia", e pertanto non saranno introdotti. Lo scorso 25 luglio, durante la discussione degli emendamenti in commissione alla Camera, sono stati respinti vari emendamenti presentati da esponenti di opposizione che proponevano l’introduzione sia delle bodycam sia dei codici.

Non risulta chiaro se l’emendamento che il governo intende introdurre renderà obbligatorio l’uso delle bodycam per tutti gli agenti delle forze dell’ordine, o si limiterà a consigliarne l’uso.

(Fonte testo: www.ilpost.it; Fonte immagine: www.milano.it)

 



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