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Detrazione fiscale per sistemi di sicurezza, qualche chiarimento

23/02/2018

MILANO - Il bonus antifurto è previsto dalla Legge di Stabilità anche per l'anno in corso. Questo significa che fino alla fine del 2018 sarà possibile beneficiare di una detrazione fiscale pari al 50% per le spese affrontate per acquistare e installare un impianto di allarme o di videosorveglianza, il cui obiettivo sia quello di prevenire furti e intrusioni, sia che venga posto all'interno di un edificio, sia che esso venga posizionato negli spazi immediatamenti esterni di un'abitazione (terrazzo, giardino, atrio).

Come ottenere il bonus

Il bonus, che è valido anche per l'acquisto di kit videosorveglianza, può essere ottenuto a condizione che gli impianti siano installati da professionisti del settore e che i pagamenti vengano effettuati tramite bonifico parlante. Non sono ammesse altre modalità di pagamento. A beneficiare di questi incentivi sono i cittadini privati assoggettati Irpef: essi sono tenuti a riportare la spesa all'interno della dichiarazione dei redditi, specificando anche i dati catastali del bene immobile in cui l'impianto è stato installato. Occorre conservare ogni documento relativo ai lavori, così da poter esibire tutte le certificazioni richieste in caso di controlli. Per accedere al bonus è richiesto il rispetto di un'ulteriore condizione: occorre infatti essere in regola con il pagamento dell'Imu e con quello della Tasi, poiché in un controllo potrebbero essere compiute delle verifiche anche in questo ambito.

Un chiarimento va fatto in merito al bonifico parlante. Si tratta di un bonifico in cui devono essere indicati tutti i dati che favoriscano l'identificazione dei soggetti coinvolti (ovvero chi acquista l'allarme e chi lo vende, ma anche chi paga l'installazione dell'impianto e il professionista che se ne occupa). Sono da evitare errori o distrazioni nella compilazione del bonifico parlante, visto che un' omissione o un piccolo refuso sono sufficienti per compromettere l'accesso agli incentivi. Il bonifico deve essere effettuato dalla stessa persona che richiede la detrazione e deve includere la specificazione della causale completa, compresa l'indicazione del riferimento normativo. Vanno riportati, inoltre, gli estremi della fattura e i dati identificativi di chi esegue il pagamento (nome, cognome e codice fiscale).

La detrazione riguarda tutte le spese che vengono affrontate ai fini dell'installazione, comprese quelle relative alla progettazione dell'impianto, ai sopralluoghi che precedono l'installazione e all'acquisto dei materiali necessari. Qualsiasi sia l'intervento che deve essere realizzato per impedire rapine e furti e per migliorare la sicurezza di un'abitazione, gli incentivi vengono concessi: questo vale anche per l'installazione di porte blindate, di grate, di porte rinforzate o di finestre, così come per la sostituzione di serrature, per il rafforzamento di cancellate, per l'installazione di recinzioni e per le perizie che si dovessero rendere necessarie. Sono inclusi anche i vetri anti-sfondamento, le tapparelle metalliche con i bloccaggi e le telecamere a circuito chiuso connesse con società di vigilanza privata.

La detrazione inizia dall'anno in cui la spesa viene effettuata, e permette di ridurre la quota Irpef che deve essere pagata nei dieci anni successivi. Si riferisce anche ai compensi che vengono corrisposti per ottenere le relazioni di conformità alle leggi vigenti dei diversi lavori eseguiti.

 



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