MILANO - La privacy prevista dal nuovo Regolamento dell'UE attribuisce grande importanza a come vengono costruite le piattaforme, le applicazioni. La privacy parte cioè dall'architettura dei software delle applicazioni e può essere ottenuta se chi disegna tali applicazioni evita di sovrabbondare con i dati e le costruisce secondo criteri rispettosi della vita privata e della privacy.
Si sofferma su questi concetti legati a una “tecnologia” rispettosa degli individui, Diego Fulco, Direttore Scientifico Istituto Italiano per la Privacy, nel corso di un'intervista rilasciata durante il workshop "Il Regolamento Europeo sulla Protezione dei Dati" organizzato da Federprivacy e svoltosi a Milano il 27 ottobre 2016.
Per ascoltare l'intervista: http://www.secsolution.com/audiovideo-dett.asp?id=506
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