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W la Privacy

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Privacy, Antonello Soro lancia l'allarme Grande Fratello

09/06/2017

ROMA - “Attenzione ai tanti grandi fratelli che governano la rete”. L’allarme è lanciato dal Garante Privacy in occasione della presentazione della Relazione Annuale dell’Autorità alla Camera. “Un numero esiguo di aziende, i monopolisti del web, possiede un patrimonio di conoscenza gigantesco – ha sottolineato Soro - e dispone di tutti i mezzi per indirizzare la propria influenza verso ciascuno di noi, con la conseguenza che un numero sempre più grande di persone potrà subire condizionamenti decisivi”.

Nel 2016 l’Autorità ha voluto puntare l’attenzione proprio sui social media nonché su cybersicurezza e big data. La relazione dell'Authority - composta da Antonello Soro, Augusta Iannini, Giovanna Bianchi Clerici, Licia Califano - oltre a tracciare un bilancio dell'attività svolta nel 2016, indica le prospettive di azione verso le quali l'Autorità intende muoversi, “anche in vista dell'applicazione del nuovo Regolamento Ue a partire dal maggio 2018, con l'obiettivo di assicurare una sempre più efficace protezione dei dati personali innanzitutto online e rispondere alle sfide poste dai nuovi modelli di crescita economica e alle esigenze di tutela sempre più avvertite dalle persone”.

Sono eloquenti alcune delle cifre contenute nella Relazione annuale al Parlamento, cifre che danno la misura dell'attività svolta nel 2016 dall'Autorità Garante per la Privacy. In totale, sono stati adottati 561 provvedimenti collegiali e si è data risposta a 4.600 quesiti, reclami e segnalazioni, soprattutto sul marketing telefonico risultato in costante aumento (sono state erogate multe per 2,6 milioni) - Soro ha spiegato che i controlli sono effettuati anche in Paesi extra Ue - e poi su sanità, videosorveglianza, concessionari di pubblico servizio, recupero crediti, giornalismo e sul settore assicurativo, bancario e finanziario.

Sono stati decisi 277 ricorsi che riguardano soprattutto gli editori, anche televisivi. I pareri resi al Governo e al Parlamento sono stati 20 e le audizioni 9 mentre 53 sono state le violazioni segnalate all'autorità giudiziaria. Le violazioni amministrative contestate sono ammontate a 2.339 con un incremento pari al 38% rispetto all'anno precedente e ben 1.817 hanno riguardato i gestori di telefonia e comunicazione elettronica. E non è tutto: il Garante per la Privacy ha effettuato 282 ispezioni, con accertamenti in settori come il car sharing e il money transfer. Quanto poi all'attività di relazione con il pubblico, si è dato riscontro a circa 24.000 quesiti, per il 33% dei casi legati alle telefonate promozionali indesiderate. Infine, le sanzioni amministrative riscosse hanno permesso di totalizzare circa 3,3 milioni di euro.

Per quanto riguarda la protezione dei dati online, a partire dai grandi motori di ricerca e dai social network, nel 2016 Google ha adempiuto, sulla base del protocollo sottoscritto con il Garante per la Privacy, agli impegni presi per rendere conforme il trattamento dei dati degli utenti alla normativa italiana. A Facebook, l'Autorità ha imposto di bloccare i falsi profili, i cosiddetti fake, di assicurare più trasparenza e controllo agli utenti.

 


maggiori informazioni su:
www.garanteprivacy.it



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