domenica, 25 agosto 2024

Cyber Security

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La strategia italiana per l’IA 2024-2025: un bilancio tra ambizioni e criticità

La strategia italiana per l’IA 2024-2025: un bilancio tra ambizioni e criticità
14/08/2024
A pochi giorni dalla pubblicazione dellAI Act sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea e dall’inizio delle audizioni in Commissione, presso il Senato della Repubblica, del disegno di legge sull’intelligenza artificiale, è disponibile online il documento integrale della Strategia Italiana per l’Intelligenza Artificiale 2024-2026.

Il testo è stato redatto da un Comitato di esperti per supportare il Governo nella definizione di una normativa nazionale e delle strategie relative a questa tecnologia. Il Comitato, composto da quattordici membri di comprovata competenza ed esperienza, ha lavorato intensamente per analizzare l’impatto dell’intelligenza artificiale e mettere a punto un piano strategico con l’obiettivo di guidare lo sviluppo dell’IA in modo responsabile e inclusivo.

La Strategia Italiana per l’Intelligenza Artificiale è un passo cruciale per l’Italia, che mira a assumere un ruolo di primo piano in materia di IA e transizione tecnologica, anche grazie all’importante ruolo che sta svolgendo con la Presidenza del G7. Il documento sottolinea l'impatto pervasivo dell'IA sulle dinamiche sociali e produttive, con particolare enfasi sulle recenti innovazioni come il machine learning e il deep learning. L'arrivo di sistemi generativi e modelli di fondazione (Foundation Models) ha ulteriormente trasformato il panorama tecnologico, rendendo l'IA un fenomeno sociale oltre che tecnologico. Questo contesto richiede una nuova strategia che abbracci una visione etica e antropocentrica, ponendo al centro le persone e i loro bisogni.

I principi fondamentali -

  • Antropocentrismo e Affidabilità: le soluzioni di IA devono essere centrate sull'uomo, affidabili e sostenibili.
  • - Sviluppo Sostenibile: l'adozione dell'IA deve contribuire agli obiettivi di sviluppo sostenibile delineati dall'Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
  •  Integrazione Europea: la strategia italiana deve essere allineata con il contesto europeo, promuovendo soluzioni compatibili con i principi e le normative dell'UE.

La strategia è organizzata in quattro macroaree principali: Ricerca, Pubblica Amministrazione, Imprese e Formazione. Queste aree sono interconnesse attraverso azioni di natura trasversale che mirano a rafforzare le infrastrutture e a coordinare l'intera strategia.

In particolare il nostro paese punta a consolidare l'ecosistema della ricerca: rafforzando la collaborazione tra università, centri di ricerca e imprese; Trattenere e attrarre talenti, implementando piani straordinari per trattenere e attirare i migliori talenti nel campo dell'IA; promuovere progetti interdisciplinari: incentivando la ricerca fondazionale e i progetti innovativi (blue-sky projects).

La strategia italiana per la ricerca nel campo dell'intelligenza artificiale 2024-2026 si focalizza su vari aspetti chiave per potenziare la competitività e l'innovazione scientifica del Paese.

Uno degli obiettivi principali è consolidare l'ecosistema della ricerca italiana in IA, riconosciuto a livello internazionale per il suo valore e dinamismo. Il consolidamento prevede il rafforzamento delle collaborazioni tra università, centri di ricerca e imprese. La creazione della Fondazione FAIR, supportata dai finanziamenti del PNRR, ha rappresentato un passo significativo in questa direzione. Questa fondazione, che coinvolge numerosi atenei e centri di ricerca, si propone di sviluppare un ecosistema inclusivo e multicorale che copra tutto il territorio nazionale.

Un altro obiettivo cruciale è trattenere e attrarre talenti. La strategia prevede l'implementazione di un piano straordinario per trattenere i migliori talenti nel campo dell'IA e attrarne di nuovi dall'estero. La strategia per la Pubblica Amministrazione mira a rendere la PA più efficiente, trasparente e accessibile attraverso l'adozione di tecnologie di IA. Questo approccio prevede l'integrazione dell'IA nei processi amministrativi per migliorare la qualità dei servizi offerti ai cittadini e la gestione delle risorse pubbliche.

Un altro obiettivo cruciale è la gestione del patrimonio culturale e ambientale. La PA intende utilizzare l'IA per monitorare e preservare i beni culturali e naturali del paese.

Per quanto riguarda la giustizia, la strategia prevede l'uso dell'IA per migliorare l'efficienza del sistema giudiziario. Verranno adottate soluzioni di IA per la gestione dei casi legali, la ricerca di precedenti giuridici e la redazione di documenti legali, facilitando il lavoro dei giudici e degli avvocati e accelerando i processi giudiziari. Questo contribuirà a ridurre l'arretrato dei tribunali e a garantire una giustizia più rapida ed equa.

Per proseguire la lettura di questo interessante articolo dell'Avvocato Michele Iaselli, Coordinatore del Comitato Scientifico di Federprivacy, questo è il link 



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