Il cloud è ormai entrato nel vocabolario quotidiano di tutti (o quasi), ma pochi vanno oltre il concetto generale di “dati gestiti tramite internet” e ancora meno conoscono le sue implicazioni di sicurezza. Con cloud in realtà non si intende infatti solo lo storage, ma anche la capacità computazionale.
La definizione da manuale dice: “l’erogazione di risorse informatiche on demand, a partire da un insieme di risorse preesistenti disponibili da remoto”. Grazie a questa tipologia di servizio gli utenti possono quindi utilizzare server fisici sparsi per il mondo attingendo potenzialmente a risorse e spazi “infiniti”, con la massima flessibilità, sia per scalare verso l’alto che per ridimensionare verso il basso.
Alvise Biffi - Imprenditore, business angel, Vice Presidente Assolombarda con delega ad Organizzazione Marketing e sviluppo e Consigliere delegato per la CyberSecurity di Piccola Industria Confindustria - prosegue nel suo articolo questa interessante trattazione.
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