Anima Sicurezza, associazione dei produttori di soluzioni e servizi per la custodia di beni e valori all’interno di Anima Confindustria, ha nominato Cinzia Garbelli presidente.
Garbelli, che guiderà l’associazione per il prossimo biennio, ha conseguito la laurea in Giurisprudenza presso l’università Liuc di Castellanza. Dopo un breve master in abogacia presso l’Università di Cordoba e l’Universidad de La Rioja di Madrid, ha iniziato a lavorare in LEM come responsabile amministrativo, e qui dal 2020 ricopre la carica di presidente del CdA e legale rappresentante. Ha inoltre fatto parte del gruppo giovani imprenditori dell’Unione Industriali di Varese.
Sono stati nominati anche i vice presidenti: Cristian Bragantini (Tecnosicurezza Spa) e Fabio Podda (Sistemi Sicurezza Service Sas) e il consigliere tesoriere Adriano Geremia (Security Italia Srl).
Obiettivo: la professionalizzazione del settore
Sulla scia del suo predecessore, Luigi Rubinelli, Cinzia Garbelli ha un intento ben definito: "La professionalizzazione del settore è un obiettivo prioritario in Anima Sicurezza. Il nostro impegno costante è diffondere la cultura della prevenzione e la valorizzazione dei prodotti certificati, dialogando con il mercato e le istituzioni per regolamentare la necessità di riduzione dei rischi nelle attività commerciali e nel privato".
La neo eletta ha quindi puntato l'attenzione su un aspetto importante: "Continueremo, inoltre, a promuovere i corsi di formazione che Anima Sicurezza organizza per incentivare la crescita professionale degli operatori del settore della sicurezza fisica. Un aspetto fondamentale per il raggiungimento dei nostri obiettivi perché, nonostante i progressi che il nostro paese ha fatto negli ultimi anni in tema di sicurezza, la strada è ancora lunga. Occorre sensibilizzare, promuovere la professionalizzazione, e incentivare la scelta di prodotti made in Italy, sinonimo di qualità ed eccellenza".
"Il settore rappresentato da Anima Sicurezza va tutelato con grande impegno in questo momento storico, ha infine commentato la presidente. "Le difficoltà di approvvigionamento di materie prime, con i conseguenti rincari, riguardano da vicino il nostro comparto, per il quale sono fondamentali l’acciaio e l’alluminio. Un problema sorto già precedentemente all’ulteriore inasprimento della situazione dovuto al conflitto bellico. Nonostante la situazione contingente, dopo le difficoltà del 2020 che hanno causato un calo del fatturato del -5,3% sul 2019, la produzione è rimasta stabile, per un valore di 62 milioni di euro nel 2021 pari all’anno precedente".
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www.anima.it
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