Si terrà nei giorni 26-30 settembre 2022, presso gli spazi di Cariplo Factory Milano e quelli dell'American School of Milan (e in streaming online), la seconda edizione della Privacy Week. La rassegna vedrà coinvolti oltre 50 relatori in 40 incontri incentrati su temi attuali e di grande interesse.
L’Europa sta infatti per dotarsi di nuove leggi per la cittadinanza digitale, come le norme sull’intelligenza artificiale, quelle sulla responsabilità delle piattaforme digitali, e quelle sulla moderazione dei contenuti online. Nel frattempo la digitalizzazione dei servizi, del lavoro e dei consumi, la nascita delle criptovalute, degli NFT, e del Metaverso tiene le persone sempre sempre più online. Per "navigare" il cambiamento, rispettando e tutelando i bisogni e diritti dei cittadini si deve ragionare ora su rischi e opportunità dell’innovazione.
Sono proprio questi i temi che la Privacy Week approfondirà; organizzata da Privacy Network, organizzazione non-profit italiana che affronta le sfide dell'innovazione tecnologica per garantire il rispetto della privacy e dei diritti umani, insieme ad /‘Aut/, studio creativo di produzione eventi, con il patrocinio del Garante della Privacy, l'iniziativa ha lo scopo di informare le persone sul cambiamento che devono affrontare nell’era del digitale e di aiutarle a comprendere la portata dell'impatto che esso avrà sulla quotidianità e sulla privacy di tutti.
Come spiega Andrea Baldrati, avvocato, co-fondatore e presidente dell’Associazione Privacy Network: "Una società tecnologica e libera si regge sulla responsabilità di tutti, legislatori, aziende e singoli utenti. Tematiche come cybersecurity e privacy devono quindi essere capite e presidiate in tutti i contesti: al lavoro, a scuola, in famiglia".
"Dare una forma al futuro"
Sul palco della Privacy Week si alterneranno quindi figure con comoeteze e formazione diversa: manager d’impresa, avvocati, filosofi, giornalisti, giuristi, politici e professionisti del settore che discuteranno in modo accessibile di privacy, cybersecurity, gamification, cyberwar, piattaforme e big data, AI, NFT, cryptocurrency e nuovi diritti di cittadinanza digitale. Gli incontri forniranno gli strumenti utili ad agire sul presente per dare forma al futuro, a comprendere come le persone possano restare al centro di questi cambiamenti assicurandosi che i propri diritti vengano rispettati.
La Privacy Week consentirà anche di capire come si posiziona l’Italia rispetto a queste tematiche. Tra gli ospiti interverranno Ginevra Cerrina Feroni e Guido Scorza, rispettivamente Vice Presidente e Componente del Collegio dell’Autorità Garante per la Protezione dei dati personali. Guglielmo Troiano, Data Protection Services Manager di Grant Thornton Italy, e Silvia Vidor, Responsabile del Dipartimento di Ricerca di Privacy Network, presenteranno in anteprima il paper “Lo Stato della Privacy nelle attività lavorative in Italia nel 2022”, curato da Privacy Network.
Si parlerà anche di “AI ACT”, la normativa in via di approvazione del Parlamento europeo per regolamentare l’intelligenza artificiale, insieme all’onorevole Brando Benifei, rapporteur per l’Italia, e a Diletta Huyskes, Responsabile del Dipartimento di Advocacy di Privacy Network e delle attività di divulgazione di Algocount (progetto di ricerca della Statale e del Politecnico di Milano). Parteciperà a questo tavolo anche l’onorevole Alessandro Fusacchia, co-fondatore dell’associazione politica MOVIMENTA. Il regolamento, che vedrà la luce entro fine 2022, punta a introdurre il divieto di utilizzare algoritmi di polizia predittiva, e pone una serie di divieti ai sistemi di riconoscimento facciale e a quelli di social scoring che catalogano le persone in base ai loro comportamenti.
Spazio alla scuola
Presso l’auditorium dell’American School di Milano si terrà il primo Privacy Debate Championship, che vedrà sei squadre di studenti delle scuole superiori sfidarsi e dibattere per convincere i giudici di avere la ragione dalla loro parte. Gli studenti dovranno cercare di esprimere le loro idee e opinioni su queste tematiche: mostrare immagini molto personali o intime di sé è un diritto che va regolamentato e protetto; non pago un servizio online ma cedo i miei dati: è uno scambio accettabile; un’AI può essere meglio di una persona nel governo di un Paese; fare scuola nel Metaverso sarebbe divertente e stimolante. Vi sarà un momento di riflessione dedicato al rapporto tra i social e la privacy.
Tra bitcoin e criptovalute
L'evento dedicherà uno spazio a Bitcoin e criptovalute: verrà fornita un’analisi del mercato attuale e della regolamentazione del fintech tra criptovalute private e nazionali. Un mondo che verrà spiegato da Jacopo Sesana, founder di Next Generation Currency, Angelica Finatti, Project & BD Manager di Rocket Sharing SpA, Michele Geraci, economista ed ex sottosegretario al Ministero dello sviluppo ecoconomico, con il contributo di ospiti internazionali tra cui Donna Redel, Angel Investor e Blockchain-Digital Assets Professor.
Contro il Social Scoring
In ooccasione della Privacy Week, l’associazione Privacy Network lancia una petizione contro il Social Scoring, il sistema di credito sociale adottato dalla Repubblica Popolare Cinese (ma sperimentato anche in Italia) per classificare la reputazione e l’accesso ai servizi dei cittadini sulla base del loro comportamento. Andrea Baldrati, presidente di Privacy Network commenta: “Negli ultimi mesi abbiamo notato un crescente interesse delle Pubbliche Amministrazioni verso l’implementazione di strumenti (app e piattaforme) di tipo “premiale” per incentivare i cittadini ad assumere comportamenti ritenuti “virtuosi”.
Le pratiche sperimentali di Roma, Ivrea, Bologna, Venezia potrebbero essere il primo passo verso un’idea di Stato che condiziona il comportamento dei cittadini sulla base di una serie di ricompense. Oltre a possibili discriminazioni, vi sono rischi legati ad una classificazione delle persone che elimina le differenze dei singoli per favorire una divisione per “tipi” sociali”.
Programma aggiornato al link https://privacyweek.it
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