L’emergenza Covid ha portato le telecamere termografiche al centro del dibattito: si sono viste in tutti gli ambienti ad alta densità o dove si potevano presentare assembramenti o flussi di persone per eseguire un rapido ed affidabile screening della temperatura della superficie cutanea, senza necessità di contatto. Ma l’uso di queste tecnologie non si esaurirà al cessare dell’emergenza sanitaria perché nasce invero per altri scopi.
I sensori termici nascono infatti per applicazioni in ambito industriale allo scopo di individuare precocemente anomalie e possibili cause di guasto o danneggiamenti, ma anche per prevedere la durata di componenti o la definizione dei tempi di manutenzione, come pure per verificare ed asseverare le certificazioni energetiche. La termografia ispettiva è infatti in grado di rilevare differenze termiche anche minime che possono essere causa o evidenza di falle (infiltrazioni, surriscaldamento, inneschi di incendio, perdite).
Amedeo Basile - Business Development Manager Thermal Outdoor | Thermography | Security presso Hikmicro Italy - approfondisce nel suo articolo questa interessante trattazione.
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