ROMA – Ammontano a 5 milioni di euro le sanzioni applicate dal Garante privacy e riscosse dall'erario nell'anno 2014. Rispetto al 2013, circa il 20% in più.
Le violazioni della privacy sono state la ragione prevalente delle sanzioni, applicate a pubbliche amministrazioni e società private. Altre ragioni: non sono state adottate le misure di sicurezza richieste, è stata omessa o era carente l'informativa, è stato fatto un uso illecito di dati personali. Le Unità speciali della Guardia di finanza-Nucleo speciale privacy, hanno effettuato ispezioni in aree molto diverse, da laboratori di analisi a società farmaceutiche, app mediche, a società che gestiscono i sistemi di mobile payment, fino a importanti gruppi di intermediazione immobiliare, operatori telefonici e call center. Le segnalazioni inviate dal Garante all'autorità giudiziaria hanno riguardato in particolare la mancata adozione delle misure minime di sicurezza e le violazioni legate al controllo a distanza dei lavoratori.
É stato varato anche il piano ispettivo per il primo semestre del 2015
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