La protezione dei dati e dei centri dove si archiviano è un tema sempre più centrale per via della crescita esponenziale del volume di dati sensibili che ogni giorno vengono gestiti dalle aziende, anche per conto dei Governi. La loro violazione può costare cara in termini finanziari ma anche di reputazione. Oltre all’aggiornamento continuo delle difese virtuali per proteggere la rete da hacking, malware e spyware, sono necessarie soluzioni fisiche adeguate a prevenire l’accesso non autorizzato all’infrastruttura.
La soluzione
Quale che sia la dimensione del data center, che può essere in un singolo edificio, spazio industriale condiviso o campus situato in aree non urbane, la protezione del perimetro impedisce l’ingresso ai potenziali malintenzionati. Il monitoraggio in esterno tramite videosorveglianza(TVCC) è sicuramente un elemento importante ma non più sufficiente da solo: è fondamentale un approccio che includa soluzioni di rilevamento intrusioni capaci di attivarsi prima che si verifichino danni e di integrarsi con i sistemi di protezione esistenti come controllo degli accessi, tornelli, recinzioni, telecamere e servizi di guardia, e immuni alle condizioni ambientali a cui è soggetta l’infrastruttura. Senza entrare nel merito delle normative, nell’ambito della valutazione del rischio aiuta conoscere la classificazione dei settori di protezione perimetrale: ovvero i perimetri esterno e interno della proprietà, e i perimetri esterno/interno dell’edificio, a cui andranno applicate le migliori tecnologie di rilevamento di minaccia di intrusione anche in base al livello di protezione richiesto dalla struttura. A questo fine è interessante riferirsi allo standard di sicurezza TIER dell’Uptime Institut, applicabile ai centri dati, che classifica livelli di protezione crescenti dal Tier I o protezione minima per siti non critici, fino al Tier IV ovvero di massima affidabilità con sistemi totalmente ridondanti e fault-tolerant anche in caso di guasto multiplo. La tecnologia CIAS per la Sicurezza Perimetrale prevede un ventaglio di soluzioni che copre tutti i settori, ma soprattutto conformi alla normativa EN 505131 - grado 4, requisito imprescindibile quando si tratta di infrastrutture critiche.
I benefici
In diversi progetti che riguardano importanti centri sul territorio italiano, CIAS ha utilizzato una combinazione di sistemi, tutti dotati di Logica Fuzzy per la gestione degli allarmi impropri. Nel Settore1 o perimetro esterno della proprietà, per intercettare i tentativi di scavalcamento e taglio della recinzione, solitamente di tipo ad alta sicurezza antieffrazione, è stato applicato il sistema SIOUX PRO2 con sensori MEMS ogni 5m e funzione di ridondanza. Nel Settore 2 o perimetro esterno dell’edificio, se lo spazio era sufficientemente ampio sono state usate le barriere a Microonda volumetrica Ermo4823pro o Manta. In presenza di corridoi molto stretti so è invece preferita l’innovativa barriera a microonde lineari Micro-Ray. Nel Settore 3 o perimetro interno dell’edificio, a protezione di portoni, facciate e superfici finestrate è stato installato il radar FSK Murena Cpt+, usato anche per coprire diverse aree esterne tra strutture metalliche, generatori elettrici, condensatori per il raffreddamento. Tutti i dispositivi nei vari anelli di protezione vengono integrati alle telecamere IP solitamente preesistenti e collegati tramite un supervisore del sistema alla Control Room per una protezione integrata e completa del sito.
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www.cias.it
È un progetto
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